CUNEO - Santuario degli Angeli, la rete metallica non è un ‘belvedere’

Il Comune di Cuneo ha sistemato la protezione attorno al muretto del giardino per ragioni di sicurezza. L’assessore Dalmasso: ‘La transenna è brutta, ma c’erano troppi rischi’

Andrea Cascioli-Samuele Mattio 24/08/2019 17:33


Il giardino del Santuario degli Angeli è da sempre una delle ‘cartoline’ di Cuneo, il classico angolo dove accompagnare amici in visita da altre città o trascorrere un pomeriggio tranquillo nella bella stagione.

Vi si gode tra l’altro uno dei panorami più belli visibili dall’altopiano, ma da ieri, venerdì 23 agosto, questo è molto meno vero di prima. Per iniziativa del Comune, venti pannelli di rete metallica elettrosaldata sono stati posti a protezione degli 80 metri di giardino che si affacciano sul parco fluviale del Gesso.

Una scelta obbligata, sostiene l’assessore all’Ambiente Davide Dalmasso: “La transenna è bruttissima a vedersi, lo so bene, ma era necessario collocarla in via provvisoria. Il punto più alto del muretto passa a sei o sette metri da terra, c’era il rischio che qualcuno, per esempio un bambino, potesse cadere di sotto sporgendosi”. Una decisione legata alla sicurezza che arriva a distanza di due mesi esatti dall’incidente occorso a un bambino e a sua madre nell’ex residenza per anziani ‘Bisalta-OMPI’ a Borgo Gesso, ma che tuttavia - precisa Dalmasso - non ha un collegamento con quella vicenda.

La sicurezza dei giardini del Santuario infatti è oggetto di varie attenzioni da un buon ventennio, da quando cioè si decise - non senza polemiche - di collocare le fioriere sul muretto. Alle fioriere si sono poi aggiunte le quattro panchine in pietra, rivolte verso la strada e non verso il panorama sempre per evitare affacci pericolosi, e adesso le reti, che transennano anche le panchine rendendole per ora inutilizzabili.

La soluzione è comunque pensata per essere temporanea perché è subordinata all’approvazione, da parte della Soprintendenza, di un progetto per la sistemazione di tubolari con tiranti che dovrebbero servire in futuro da protezione, senza limitare la vista: “Appena la Soprintendenza ci darà l’autorizzazione, sostituiremo la copertura. Sappiamo bene che è uno dei belvedere più belli della città e non metteremo barriere insormontabili” assicura Dalmasso. Sui tempi però non si possono fare pronostici certi: “Possiamo solo sperare che entro settembre o ottobre arrivi una risposta: l’intervento sarà semplice e immediato, anche perché non richiede grosse spese”.

Nel frattempo c’è chi passa davanti alle reti da cantiere e osserva perplesso e chi fa di necessità virtù, attaccando la bici alla recinzione. Per chi voglia godersi il panorama sulla Bisalta c’è sempre il giardino dei frati, che non essendo di pertinenza comunale non ha barriere di sorta, o la terrazza del vicino bar. Il resto non è esattamente ‘un belvedere’, ma - si spera - solo per poco tempo.

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