CUNEO - Scuola, Azzolina: 'Potremmo impugnare l'ordinanza della Regione Piemonte'

Il Ministro dell'Istruzione: 'Non si possono cambiare le regole a quattro giorni dall'apertura, è una questione di rispetto per i dirigenti scolastici'

a.d. 11/09/2020 12:32

Continua a fare discutere l’ordinanza firmata dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio in vista della ripresa delle lezioni in presenza. Il provvedimento regionale imporrà alle famiglie di autocertificare la temperatura corporea dei figli segnandola sul diario (o su un documento apposito): in mancanza dell’autocertificazione, le scuole saranno invece obbligate a misurare la temperatura all’arrivo degli studenti.
 
Oltre alle proteste di diversi sindacati insegnanti e rappresentanze degli istituti, in mattinata è arrivato il commento del Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, la quale ha fatto sapere che il Governo potrebbe impugnare il provvedimento della Regione Piemonte. A riportare le dichiarazioni del Ministro è l’Ansa: "Il Ministero ha detto che le temperature vanno prese a casa perché non è giusto che studenti contagiati utilizzino i mezzi di trasporto per arrivare a scuola. E non si può a quattro giorni dall'apertura cambiare le regole del gioco. È una questione di rispetto per le famiglie e per i dirigenti scolastici”.
 
"Se ci sono incertezze sono dovute più all'informazione distorta che viene data che non alle regole che noi abbiamo dato e che sono precise. - ha detto ancora Lucia Azzolina - Sono sicura che le famiglie e il personale scolastico sanno esattamente cosa devono fare. E' già successo qualche caso in Italia in cui si sia trovato in classe un bambino malato e la scuola è già ripartita da giorni. Ci sono protocolli e procedure precise da applicare".

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