CUNEO - Scuola, Bongioanni contro i presidi: ‘Allibito dagli attacchi all’ordinanza di Cirio’

Il presidente della commissione Istruzione della Regione Piemonte difende l’obbligo di verifica della temperatura in classe e critica il ministro Azzolina

Redazione 11/09/2020 18:05

 
Ha suscitato polemiche l’obbligo di verifica della temperatura per gli studenti in classe raccomandato dall’ordinanza della Regione Piemonte a firma del presidente Alberto Cirio.
 
Qualora l’istituto scolastico non fosse nelle condizioni di ottemperare all’obbligo, si dovrà prevedere un sistema di verifica quotidiana attraverso un’autocertificazione per verificare che la temperatura sia stata effettivamente misurata dalle famiglie. Se uno studente si presenterà senza suddetta certificazione, la scuola avrà l’obbligo di misurare la temperatura.
 
Sulla questione interviene, in veste di presidente della commissione Istruzione della regione, anche il capogruppo di Fratelli d’Italia a palazzo Lascaris, Paolo Bongioanni, che dal canto suo ringrazia pubblicamente il governatore per la recente ordinanza: “Sono rimasto veramente allibito di fronte alle dichiarazioni di alcuni responsabili scolastici che contestano questo intervento e ancor di più da quanto attribuito dai media al ministro competente Azzolina che, oltre ad aver creato una sufficiente confusione, intende impugnare l’ordinanza del presidente Cirio”. Queste persone, accusa il consigliere, “evidentemente non hanno capito che prima di tutto dobbiamo garantire la sicurezza e la salute dei nostri figli, dei cari nonni (per chi ha ancora la fortuna di averli) e anche di noi stessi”.
 
Il rischio di diffusione del virus nella scuola è ancora più alto, sottolinea Bongioanni, di quello “riportato in casa dalle discoteche della Croazia e della Spagna”. Di qui l’esigenza di utilizzare tutti i sistemi possibili per cercare di scongiurare una ripresa del contagio che veda nelle scuole, soprattutto di primo e di secondo grado, la nascita di focolai epidemici.
 
“Sono mesi che, come Regione Piemonte, chiediamo, nella sordità del ministro Azzolina, che venga misurata la temperatura a scuola, così come avviene negli uffici pubblici e nelle aziende e a maggior ragione nelle scuole, uno dei luoghi ancora più sensibili e a rischio” commenta ancora l’ex presidente dell’Atl cuneese, ricordando che proprio al fine di contenere i contagi nelle scuole la Regione ha appena stanziato 500 mila euro per l’acquisto dei termo-scanner.
 
L’ordinanza di Cirio, conclude Bongioanni, “si rivela responsabile e anche coraggiosa visti gli attacchi subiti da chi non ha capito che la priorità sono la salute e la sicurezza. Si rischia invece di mettere a rischio non solo i bambini e famiglie, ma anche il personale scolastico, cercando di ostacolare un’operazione per la migliore messa in sicurezza delle scuole”.

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