Se, sulla Maddalena, al posto di quaranta camionisti ci fosse stata una scolaresca? Non c'è dubbio, la mobilitazione sarebbe stata un'altra. Quaranta camion fermi vengono sempre paragonati allo stesso numero di tir, non di persone.
Ricostruiamo la vicenda:
la chiusura della strada statale 21 (della Maddalena) a causa dell'assenza di sicurezza provocata dall'incendio che da più di una settimana sta devastando i boschi tra Pietraporzio e Sambuco ha avuto l'effetto collaterale di bloccare un gruppo di camionisti di rientro dalla Francia sul colle. L'accesso alla strada è stato interdetto da martedì. Complice il divieto di accesso per i mezzi pesanti superiori alle 19 t al Tenda e al Monginevro gli autisti hanno dovuto attendere invano. Ieri mattina si è svolta una riunione in Prefettura nella quale si è deciso di dare la possibilità di rientrare dal Monginevro a quei camionisti bloccati al Colle della Maddalena (su impulso di Astra). Il Prefetto ha sentito gli omologhi di Gap e l'eccezione al Monginevro sopra le 19 t per i mezzi che possono giustificare una consegna nelle province di Cuneo o Torino è stata ampliata anche a coloro che erano fermi in valle Stura, per consentire il ritorno a casa agli sventurati autisti.
Per fortuna la situazione si è risolta, ma nel momento della sosta obbligata nessuno si è preso cura della situazione di quaranta persone bloccate a 2 mila metri di altezza. L'abbiamo scritto in apertura e nel titolo, cosa sarebbe successo se al posto di quaranta camionisti ci fosse stata una scolaresca? Indubbiamente le istituzioni si sarebbero mobilitate in poche ore. Evidentemente il problema è culturale, nei confronti di una categoria costretta a un lavoro massacrante, ma sul quale c'è poca attenzione da parte della società civile. Noi di Cuneodice.it, primi nel mondo dell'informazione cuneese a segnalare la presenza dei quaranta camionisti alla Maddalena, ci schieriamo senza se e senza ma, al fianco degli autotrasportatori e ci proponiamo di approfondire e portare all'attenzione dei nostri lettori le istanze della categoria. L'obiettivo è sensibilizzare l'opinione pubblica.