LIMONE PIEMONTE - 'Se l'Italia è un paese civile, garantisca la continuità dei posti di lavoro'

Battaglia (Filca Cisl): 'Gli operai non devono pagare per la situazione del Tenda bis'. Nel frattempo la neve e la manifestazione di protesta rallentano la circolazione

a.d. 11/04/2018 11:01

Abbiamo dichiarato lo stato di agitazione permanente. Non riusciamo a farci una ragione di questa situazione: se i lavori per il Tenda bis sono arrivati a questo punto non è certo responsabilità degli operai. Se siamo in un paese civile, bisogna salvaguardare chi con certe situazioni non c'entra nulla. Non necessariamente si deve sempre ricorrere agli ammortizzatori sociali: ripeto, se l'Italia è un paese civile, deve cercare di garantire la continuità dei posti di lavoro”. 
 
A parlare è Vincenzo Battaglia, segretario provinciale di Filca Cisl. In questi minuti stanno manifestando, sul versante italiano del colle di Tenda, i lavoratori della Glf, in stato di agitazione dopo la rescissione del contratto per i lavori di raddoppio del tunnel annunciata da Anas. “Ogni volta che si verificano situazioni come queste, i lavoratori finiscono sempre per pagarne le conseguenze, anche quando come in questo caso non hanno responsabilità. Abbiamo chiesto un tavolo di confronto urgente a Fincosit: serve individuare altri cantieri dove gli addetti possano essere ricollocati”, spiega Battaglia.
 
La manifestazione nei pressi dell'imbocco del tunnel, insieme alla neve, sta causando anche disagi alla viabilità: nonostante la galleria resti aperta, infatti, la Polizia di Frontiera “non garantisce la regolare circolazione”.

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