CUNEO - 'Sei stato infettato da malware attraverso un sito per adulti che hai visitato', ma non è vero

Recrudescenza del fenomeno di natura estorsiva sulle mail in tutta Italia, provincia di Cuneo compresa. Al momento, nella Granda, nessuno sembra esserci cascato: i molti tentativi sono andati a vuoto

s.m. 16/01/2019 14:56

Negli ultimi giorni c'è stata una recrudescenza di un fenomeno di natura estorsiva sulle mail in tutta Italia. Anche su alcune caselle in uso a giornalisti della nostra redazione sono arrivate una serie di mail di spamming a scopo estorsivo che, come già accaduto in passato, vengono perpetrate mediante l’invio di email in cui gli utenti vengono informati dell’hackeraggio del proprio sistema operativo e dell’account di posta elettronica. Episodi analoghi ci sono stati segnalati anche da alcuni nostri lettori: solitamente la mail contiene frasi dal tono minaccioso, del tipo 'Sei stato infettato da malware attraverso un sito per adulti che hai visitato', o locuzioni analoghe .
 
L’azione dei cybercriminali, sfruttando una vulnerabilità del router, si perfeziona mediante l’installazione di un “trojan horse”, ovvero un malware che, a loro dire, riuscirebbe a carpire tutti i dati presenti nel dispositivo stesso e, in particolar modo, la cronologia dei siti web visitati, ai contatti e tutte le email. 
 
Da qui scaturisce la minaccia di divulgare a tutti il tipo di siti visitati e la conseguente richiesta di denaro in criptovaluta. Attenzione però, nulla di tutto ciò è reale, come spiegano dalla Polizia Postale: "Rappresenta  un’invenzione dell’autore del reato, elaborata al solo scopo di gettarci nel panico ed indurci a pagare la somma illecita: è tecnicamente impossibile, infatti, che chiunque, pur se entrato abusivamente nella nostra casella di posta elettronica, abbia potuto,  per ciò solo – installare un virus in grado di assumere il controllo del nostro dispositivo, attivando la webcam o rubando i nostri dati".
 
Negli ultimi giorni, in provincia di Cuneo, non ci sono state denunce di persone che sono cascate nella trappola, come confermato dal Questore di Cuneo, Emanuele Ricifari. Al momento sembrerebbe che, almeno nella Granda, il sistema di prevenzione abbia funzionato correttamente, in ogni caso è bene tenere alta l'attenzione sull'argomento.

Notizie interessanti:

Vedi altro