DEMONTE - "Semaforo? Meglio far passare i tir in salita sulla ex militare"

Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni di un lettore residente a Demonte dopo le dichiarazioni del neo sindaco Adriano Bernardi

Redazione 17/06/2022 14:58

Riceviamo e pubblichiamo.
 
Egr. direttore
riscontro con stupore misto a preoccupazione le prime dichiarazioni rilasciate dal neo-sindaco di Demonte Adriano Bernardi sulla possibilità/volontà di ripristinare un semaforo a senso alternato in quel di Demonte. C’era tanta aspettativa in questa nuova Giunta comunale eppur mi pare già di scorgere una mancanza di intraprendenza con la ricerca di pseudo-soluzioni riduttive già sperimentate in passato. Pertanto mi permetto di suggerire al primo cittadino anche un’altra soluzione “temporanea” che dovrebbe essere presa in considerazione e cioè quella proposta anni addietro dall’allora sindaco Bertoldi (in una giunta comunale conosciuta all’attuale primo cittadino) di far transitare i mezzi pesanti in salita sulla strada provinciale (ex militare), facendoli scendere (carichi) sulla strada statale in modo da creare un percorso ad “anello”: in questo modo si dimezzerebbero il traffico nel centro storico e conseguentemente i rischi per la pubblica incolumità, per la salute e si permetterebbe alle residue attività commerciali sotto i portici di non subire una ulteriore penalizzazione, il tutto nell’attesa (senza fine) di vedere realizzata la variante stradale, qualunque essa sia. Il semaforo riduce senz’altro gli ingorghi in piazza Mazzini e in via Martiri e Caduti per la libertà, ma lascia inalterato tutto il resto (invivibilità del centro a causa di smog, rumore, vibrazioni, transito camion ecc.).
 
Altro aspetto sul quale invito a riflettere il sig. Sindaco Bernardi è il motto “nulla è più definitivo del provvisorio”, con l’eventualità di trovarsi come “definitiva” una soluzione (semaforo) inizialmente prevista come “transitoria” (vedi Aisone): non dimentichiamoci che stiamo parlando di una strada statale la cui ogni variazione deve essere sottoposta alle interminabili valutazioni di impatto ambientale ministeriale (vero trionfo della bieca e cieca burocrazia, in dispregio dell’elementare “buon senso”), come dimostrato dal 2019 ad oggi.
 
Cordiali saluti.
 
Ezio Barp

Notizie interessanti:

Vedi altro