CUNEO - Show di Martinetti, in Consiglio regionale fa il “sosia” di Cirio

Il consigliere regionale dei 5 Stelle si è presentato con una maschera del presidente per stigmatizzarne l’assenza: “Una costante in questa legislatura”

04/04/2024 16:20

Cirio a palazzo Lascaris non c’è, ma al suo posto arriva un “sosia”. Si tratta del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Ivano Martinetti, col quale - per la verità - a parte la cittadinanza albese il presidente della Regione non condivide molto.
 
La curiosa protesta dell’esponente pentastellato, sedutosi tra i banchi della presidenza con una maschera che raffigura il volto del suo illustre conterraneo, è dovuta all’assenza di quest’ultimo in Consiglio regionale: “Una costante in questa legislatura” lamenta Martinetti. Oggi, in particolare, si discuteva una proposta di legge al parlamento voluta dalla giunta, sulla modifica dell’organizzazione dei tribunali in Piemonte: “È una presa in giro nei confronti dei cittadini” tuona il consigliere di minoranza.
 
Ma per quale motivo? “Non si ha notizia di una sola proposta di legge al Parlamento formulata dal Piemonte che si sia poi tradotta in legge dello Stato. Si tratta di una operazione pre elettorale bella e buona sulla pelle dei cittadini e dei professionisti del settore. Questa proposta di legge non contribuirà a riportare nemmeno un tribunale sul territorio”. “Al posto di inventarsi simili espedienti” continua Martinetti, Cirio “dovrebbe piuttosto fare un adeguato pressing sul governo (del suo stesso colore politico), in particolare sul ministero della Giustizia, con l’obiettivo di rivedere la geografia dei tribunali in provincia di Cuneo. Servizi letteralmente smantellati sul nostro territorio da governi sostenuti anche dalla sua stessa compagine politica”.
 
“La soluzione - conclude il politico albese - non può essere una ‘leggina’ rivolta al parlamento, approvata in fretta e furia a 60 giorni dalle elezioni regionali e destinata a marcire nei cassetti di qualche ufficio legislativo di Camera o Senato. Serve una seria presa di posizione da parte delle forze politiche al governo, anche su impulso del presidente della Regione. Così, in questi modi e con questi tempi, è solo una presa in giro nei confronti del territorio. L’ennesima”.

c.s.

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