CUNEO - Si lavora per evitare che gli ospedali vadano in tilt per i ricoveri di pazienti Covid-19

Se la situazione rimarrà questa tra dieci giorni il sistema sanitario piemontese potrebbe collassare. Attivato il piano di emergenza

s.m. 06/11/2020 16:22

Se i ricoveri di persone positive al Covid-19 proseguiranno con l’attuale media giornaliera gli ospedali piemontesi finiranno per collassare tra dieci giorni. Uno scenario che il Dipartimento per le emergenze e le malattie infettive sta cercando di evitare lavorando sull’appropriatezza dei ricoveri e dando disposizione agli ospedali di utilizzare, dove possibile, la terapia domiciliare. La Regione ha inoltre dato indicazione alle Aso e alle Asl di attuare il “Peimaf”, un piano di emergenza interno per il massiccio afflusso di feriti che dovrebbe consentire agli operatori di ottimizzare le risorse e gestire al meglio l'emergenza in atto.
 
“Con la riconversione di molte strutture ospedaliere, l’utilizzo anche delle tende dell’esercito e la trasformazione in covid hospital di cliniche private – ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, sentito da ‘Lo Spiffero’ di Torino – abbiamo definito un limite che è quello di 5.600 posti. Si devono, infatti, continuare a fornire cure per patologie tempo-dipendenti come l’infarto e l’ictus, per quelle oncologiche così come per tutte quelle terapie, compresa ovviamente la traumatologia, irrinunciabili e non rinviabili”. Attualmente su circa 11mila posti letto complessivi, gli ospedali della regione ne hanno oltre 3.700 dedicati a pazienti affetti dal Coronavirus.
 
Se il Piemonte piange Cuneo non ride. Il piano prevede che gli ospedali hub come il Santa Croce e Carle di Cuneo debbano dedicare il 40% dei posti letto ai pazienti Covid-19, mentre gli ospedali spoke, come quelli di pianura dell’Asl CN1 il 50%.  Ciò provocherà un ulteriore taglio delle prestazioni rinviabili.
L’indicazione è arrivata dalla Regione nella prima mattinata di oggi, venerdì 6 novembre. Al momento il Santa Croce ha 135 posti letto e deve arrivare a 230 per raggiungere la percentuale indicata dal piano emergenziale. Difficilmente l’Azienda Ospedaliera riuscirà ad ottemperare già oggi, ma in tutti i reparti si sta lavorando alacremente per riorganizzare i percorsi e prepararsi ai prossimi giorni, che saranno i più duri.

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