CUNEO - Sostanziale clima di fiducia tra le società cooperative della Granda

I dati dell'indagine 2019 sono stati presentati stamane, venerdì 26 luglio, presso la Camera di Commercio di Cuneo

26/07/2019 14:18

 
Per il terzo anno consecutivo è proseguito il monitoraggio sul clima di fiducia delle società cooperative della provincia di Cuneo, realizzato dall’ente camerale in collaborazione con Confcooperative Cuneo, Legacoop Cuneo e ACGI Piemonte. Una realtà importante del sistema economico locale, quella delle cooperative, che anche in periodi di crisi ha confermato un forte radicamento al territorio e una valida tenuta occupazionale. A darne evidenza l’incontro in Camera di commercio, oggi 26 luglio, moderato dalla giornalista Daniela Bianco, dove si sono presentati i risultati dell’indagine, con l’intervento dei referenti delle associazioni che hanno contribuito alla raccolta dei dati, a cui si è unito il coordinatore di UECoop Cuneo.
 
Su 735 cooperative della provincia registrate al 31 marzo 2019, 542 (in attività, con oltre 15.000 addetti) hanno ricevuto il questionario, volto a fare luce sulle prospettive 2019 relativamente a gestione aziendale, redditività e scelte strategiche e occupazionali. Ben 239 hanno risposto all’indagine, ovvero il 44%. Campione significativo e rappresentativo della diversificazione settoriale in cui le imprese operano, elementi  importanti in una realtà provinciale caratterizzata da imprese di piccola dimensione. Dopo il saluto istituzionale portato da Domenico Paschetta, componente della giunta della Camera di commercio in rappresentanza del settore cooperativo, i tecnici dell’ufficio studi camerale hanno presentato una scansione del comparto provinciale con un aggiornamento a fine 2018 e i risultati dell’indagine sul clima di fiducia condotta nel 2019. Sono seguiti gli interventi dei rappresentanti di categoria e, in un secondo momento, la parola è passata alle imprese che attraverso le loro testimonianze hanno offerto un importante contributo.
 
Grazie alla collaborazione delle associazioni di riferimento, anche quest’anno abbiamo condotto l’indagine sul clima di fiducia delle cooperative della Granda. Ci viene consegnata una fotografia che testimonia un moderato ottimismo da parte delle nostre aziende che, anche in periodi di difficoltà, hanno dimostrato di saper guardare al futuro individuando ambiti strategici di collaborazione per consolidare la loro posizione sul mercato. L’augurio è che questo ottimismo possa ancora migliorare, anche grazie a misure che il sistema camerale mette in atto per facilitare e accompagnare le imprese”, ha osservato il presidente della Camera di commercio di Cuneo Ferruccio Dardanello. “Il sondaggio 2019, rispetto  all’esercizio in corso”, ha sottolineato Alessandro Durando, presidente di Confcooperative Cuneo, “conferma la capacità del mondo cooperativo non solo di mantenere ma consolidare il proprio posizionamento di mercato.  Registriamo una tenuta occupazionale, del fatturato, delle vendite in linea con il tessuto economico provinciale in cui la nostra realtà è fortemente integrata. A fianco della forte connotazione locale emerge una tensione verso l’internazionalizzazione  delle realtà agricole del settore del vino e dell’ortofrutta. Formazione del capitale umano, innovazione tecnologica e rafforzamento delle aggregazioni sono i fattori chiave  che guidano le realtà associative nel loro essere competitive”.
 
“L’indagine è positiva. Per il lavoro svolto si ringrazia la Camera di commercio di Cuneo costantemente attiva nella promozione del movimento della cooperazione, che sta assumendo un’importanza sempre maggiore per l’economia provinciale”, ha dichiarato  Guido Matinata, responsabile Lega Cooperative Cuneo. Secondo Mirella Margarino AGCI Piemonte: “L’analisi dei dati dell’indagine riporta la fotografia e gli effetti dei grandi cambiamenti che hanno caratterizzato il territorio negli ultimi anni. In un contesto di forti trasformazioni sociali, economiche, politiche, istituzionali e digitali, i risultati evidenziano, nonostante le criticità, una tenuta del sistema e i risultati sono ancor più confortanti se letti alla luce di novità molto positive sul coinvolgimento di temi riferiti all’innovazione sia sociale che tecnologica. La formazione professionale, la riqualificazione sono gli aspetti su cui continuare a fare investimenti. È da questa strada che passerà il futuro di molta imprenditoria del nostro Paese, a partire da quello della cooperazione”.

L’analisi è stata condotta nei mesi di aprile e maggio 2019 e ha evidenziato, confermandolo, il modesto ottimismo da parte delle società cooperative intervistate (il 73,6%) a fronte dei dati di bilancio 2018 che registrano un aumento del fatturato per il 40,2% e una situazione di stazionarietà per il 36,4%. Analoga la previsione delle vendite nel 2019, il cui fatturato risulta in calo solo per il 19,7% delle cooperative intervistate, mentre è in aumento per il 27,2% e stazionaria per il 53,1%. Positiva la situazione occupazionale, in calo per il 13,4% delle cooperative interpellate, a fronte di un aumento per il 15,1% e una situazione stazionaria per il 71,5% Il focus dell’indagine è tuttavia rappresentato dall’analisi delle prospettive delle cooperative. A questo riguardo, la fotografia che emerge dall’indagine è particolarmente attendibile e significativa, anche in considerazione del periodo di somministrazione del questionario (nel mese di maggio, ovvero circa a metà anno).
 
Nel 66,5% emerge la volontà di consolidare le attività presenti, mentre solo il 18% ipotizza un ridimensionamento. Tra i vari settori emerge con più forza il consolidamento dell’agricoltura (su 56 cooperative, 40 hanno risposto in questa direzione), seguita dal settore del sociale (35 su 51) e dei servizi (34 su 57). Gli scenari di sviluppo sono principalmente rivolti al territorio provinciale (47,7%) e all’area regionale (30,5%), mentre crescono le volontà di sviluppo verso l’estero dal 7% al 12,1% del totale degli intervistati. Il 21,4% delle imprese agricole punta verso l’apertura dei mercati esteri. Fattore chiave dello sviluppo si confermano la qualificazione e formazione del personale (59,4%), in particolare per le cooperative socialie dei servizi. 
 
Le cooperative confermano la propria vocazione e la rilevanza strategica della creazione di collaborazioni o aggregazioni (46,9%) della certificazione dei prodotti (45,6%) e dell’innovazione tecnologica (38,9%). In sintesi l’analisi conferma il clima di fiducia delle cooperative, interessante soprattutto sotto il profilo delle assunzioni. Emergono inoltre alcuni elementi distintivi, in funzione del settore di appartenenza degli intervistati:
 
- in agricoltura assumono un ruolo prioritario la certificazione e la qualificazione dei prodotti;
- nel sociale e nei servizi risulta strategica la formazione del personale e nel secondo settore anche lo sviluppo di collaborazioni;
- nella produzione e lavoro ritornano la valenza delle certificazione e dell’innovazione tecnologica;
 
Permane una forte connotazione locale delle cooperative, con una interessante propensione all’export per quelle operanti in agricoltura. Il report completo dei risultati dell’indagine è disponibile sul sito istituzionale della Camera di commercio di Cuneo, al link www.cn.camcom.it/indaginecooperative

c.s.

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