CUNEO - Stop alla casa d’ascolto sull’aborto al Sant’Anna di Torino, Gribaudo: “Una vittoria di tutte le donne”

La nota della parlamentare del PD di Borgo San Dalmazzo: "Marrone e Cirio chiedano scusa a tutte le donne"

02/08/2023 11:08

La vergognosa stanza d’ascolto sull’aborto all’Ospedale Sant’Anna di Torino, voluta dall’Assessore Marrone insieme alle Associazioni Pro Life, non si farà. È una grande vittoria di tutte le donne, per la libertà di scelta e per la difesa della legge 194”. Così la Vicepresidente del Partito Democratico Chiara Gribaudo: “L’immediata mobilitazione delle donne dentro e fuori l’ospedale, e il tempestivo intervento dei sindacati, hanno costretto la giunta Cirio a ritirare la proposta. Non potevamo lasciare che un attacco  alla libertà di tutte venisse portato avanti in questo modo senza reagire, senza far sentire la voce di chi crede che il Piemonte e il Paese abbiano bisogno di più diritti” prosegue Gribaudo: “Al posto di iniziative come questa, che vanno solo nella direzione di colpevolizzare una donna nell’esercizio di una sua libera scelta, serve potenziare il ruolo dei consultori. Per incentivare la natalità bisogna mettere in campo strumenti come il welfare famigliare, gli investimenti negli asili nido e nel lavoro femminile. Esattamente il contrario di quello che Regione e Governo stanno facendo. Marrone e Cirio chiedano scusa a tutte le donne”, conclude Gribaudo.
 
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SMENTITA DELL'AOU OSPEDALE SANT'ANNA.
 
In relazione alle notizie che si sono diffuse nelle ultime ore a proposito del fatto che la stanza d'ascolto per le donne in gravidanza all'ospedale Sant'Anna non verrà più istituita, la Direzione generale della Città della Salute di Torino smentisce quanto riportato. Viene confermata in toto la convenzione firmata venerdì scorso. A partire dal mese di settembre sarà pronta una stanza di ascolto per le donne in gravidanza. Stanza che non sarà di intralcio al percorso sanitario che da sempre contraddistingue l'ospedale Sant'Anna. Tutto ciò nel pieno rispetto di quanto previsto dalla Legge 194 / 1978.
 
 
 

c.s.

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