CUNEO - Strage della stazione di Brandizzo, sciopero dei sindacati nel settore edile e costruzioni

Otto ore di astensione dal lavoro indette da Cgil, Cisl e Uil per lunedì in Piemonte. Il procuratore Viglione conferma: “Gravi violazioni nella procedura di sicurezza”

Redazione 01/09/2023 17:11

Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Piemonte proclamano otto ore di sciopero a livello regionale a seguito della morte di cinque operai nei pressi della stazione di Brandizzo (Torino). I lavoratori della ditta vercellese Sigifer sono stati travolti nella notte del 31 agosto da un treno regionale che effettuava un trasporto logistico da Alessandria verso Torino: al momento del disastro stavano effettuando lavori di manutenzione sui binari, concordati con il gestore ferroviario Rfi.
 
“Ormai è una catena di stragi sul lavoro che non si riesce ad interrompere, gli incidenti mortali stanno diventando una consuetudine inaccettabile. In un mondo del lavoro sempre più meccanizzato e all’avanguardia queste stragi ci lasciano sgomenti”: così i sindacati confederali all’indomani della tragedia, a seguito della quale è stata indetta l’astensione dal lavoro nel settore edile e costruzione per la giornata di lunedì 4 settembre, durante tutto il turno lavorativo. “Il settore edile - ricordano i sindacalisti - è quello che vede il maggior numero di vittime di tutto il mondo del lavoro”. Nella stessa giornata si terrà un corteo di cordoglio silenzioso a Vercelli, dove vivevano tre delle cinque vittime. Nel frattempo è stato chiesto un incontro urgente dalle organizzazioni sindacali di categoria a livello nazionale con Rfi.
 
“Dalle prime indagini emergono gravi violazioni della procedura di sicurezza al momento dell’incidente. Ci sono profili di responsabilità” fa sapere il procuratore capo di Ivrea Gabriella Viglione, cui sono affidate le indagini relative all’incidente: Viglione, prima di assumere la guida della procura eporediese, è stata per anni procuratore aggiunto a Cuneo occupandosi di reati concernenti la sicurezza sul lavoro. In base a quanto emerso due persone sono state iscritte nel registro degli indagati: si tratta di Antonio Massa, 46 anni, di Grugliasco (Torino), l’addetto Rfi al cantiere in cui lavoravano le vittime, e di Andrea Girardin Gibin, 52 anni, di Borgo Vercelli, capocantiere della Sigifer e collega dei cinque operai uccisi che insieme ad un altro addetto ha assistito all’incidente, scampando per un caso fortuito alla morte. La procura non esclude il dolo eventuale per i reati di omicidio e disastro.

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