CUNEO - Sulla revisione del regolamento dei Comitati di Quartiere di Cuneo è tregua armata

La maggioranza lancia la palla alla Consulta, che dovrà presentare una proposta. C’è da scommettere che la richiesta di diritto di parola in commissione farà discutere

L'assessore con delega ai rapporti con Quartieri e Frazioni, Luca Pellegrino

Samuele Mattio 13/11/2022 08:08

Un primo passo verso la revisione del regolamento comunale dei Comitati di Quartiere di Cuneo è stato fatto l’altra sera, giovedì 3 novembre, in occasione della Commissione consiliare competente. La presidente Noemi Mallone ha convocato i neoeletti rappresentanti degli organi consultivi per ascoltare le loro proposte sulle possibili migliorie apportabili all’attuale normativa.
 
L’election day di sabato 8 e domenica 9 ottobre, che visto ai seggi i residenti di 14 tra quartieri e frazioni, ha portato alla luce alcune criticità nell’organizzazione del voto e differenze regolamentari tra un Comitato e l’altro, in quanto attuale normativa demanda agli statuti di ogni singolo quartiere lo svolgimento delle elezioni per il rinnovo delle cariche. Un passaggio che molto probabilmente non troverà resistenze né da parte dei comitati, né da parte delle minoranze, cionondimeno è realistico immaginare che le tensioni non mancheranno. Da tempo il presidente della Consulta - l’organo che riunisce tutti i Comitati - Andrea Odello, chiede che i rappresentanti di questi ultimi abbiano il diritto di parola nelle commissioni che trattano temi di interesse per il quartiere di appartenenza. Una proposta ribadita l’altra sera da più parti, ma sulla quale, per usare un eufemismo, il parlamentino di via Roma non ha mai accelerato, nonostante a più riprese l’ex sindaco Federico Borgna e l’ex assessore con delega ai Quartieri Luca Serale (oggi vicesindaco) si fossero detti d’accordo.
 
Un altro punto contestato è l’attuale obbligo di dimissioni per i membri dei Comitati che intendano candidarsi alle elezioni amministrative, ma su questo non dovrebbero esserci particolari discussioni, in quanto si tratta di un passaggio in evidente contrasto con l’ordinamento. L’argomento è stato anche oggetto di un’interpellanza del consigliere di maggioranza Erio Ambrosino (Partito Democratico) nel Consiglio comunale di martedì 13 settembre. L’altra sera la Commissione ha di fatto incaricato la Consulta, non ancora insediata, di produrre una proposta di regolamento. Decisione singolare. La presidente Mallone ha poi ipotizzato una nuova convocazione entro dicembre, per discutere la bozza che verrà proposta. È probabile, che nell’occasione, i toni saranno meno distesi di quanto visto giovedì. Per il momento è tregua armata.

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