CUNEO - Svelata ufficialmente l’opera sulla rotonda di Corso De Gasperi

Presente anche il Sindaco Federico Borgna

05/06/2017 13:59

Alle 10 di oggi, lunedì 5 giugno, si è svolta la cerimonia di disvelamento dell’opera posizionata sulla rotonda di corso De Gasperi, all’incrocio con corso Gramsci.
La scultura, intitolata “Gioiello”, è stata realizzata dall’artista cuneese Mario Mondino in acciaio inox al nichel cromo.
 
Alla cerimonia hanno preso parte l’autore dell’opera Mario Mondino, una rappresentanza del Liceo artistico Ego Bianchi, tra cui il Prof. Enrico Perotto, docente e critico d’arte, il Sindaco Federico Borgna, accompagnato dagli assessori Aragno, Giordano, Fantino e Spedale, e una rappresentanza dei quartieri Gramsci e Donatello.
 
Dopo il Monumento ai Caduti realizzato nel 1982 in marmo di Carrara per il paese natale di Morozzo, quest'opera suggestiva è la seconda esperienza di arte a dimensione urbana realizzata da Mondino nell’arco della sua più che cinquantennale attività creativa. 
Si presenta, secondo le parole scritte dall’artista a chiarimento dei propri intenti, come “un vero gioiello” in forma di disco bifacciale di 3,2 metri di diametro per uno di profondità, ottenuto dall’unione di due elementi conici, composti da lamelle metalliche “in acciaio inox al nichel cromo”, saldate “insieme col saldatore ad arco”, così da ottenere l’inconfondibile aspetto di un cuneo inserito, come in un castone, in una composizione di grosse pietre che hanno valore di metafora delle tipiche configurazioni rocciose delle nostre Alpi.
Gioiello, insomma, è un’immagine scultorea archetipica di forte presa sull’osservatore, frutto di una ricerca attualizzata di oggetti o monili ancestrali, geometricamente puri e di assoluta essenzialità estetica, che rinvia ai significati spirituali contenuti nelle figure geometriche dei màndala orientali e che l’artista ha voluto proporre come simbolo dell'altrettanto preziosa e a lui cara città di Cuneo, “incastonata”, come ha ben detto Mondino, “ai piedi di montagne bellissime”. E la tecnica scultorea da lui impiegata, che è quella caratteristica dell’officina artigianale in cui si lavorano i metalli, è un ulteriore omaggio, secondo precise intenzioni personali, all’attività di “Fabbro carraio” del proprio padre, che tanto ha contato nelle sue scelte future di vita dopo i giochi spensierati, le prime passioni e gli stupori vissuti nell’età dell’infanzia. 
Per maggiori informazioni su Mario Mondino: http://www.mariomondino.it/biografia.php

c.s.

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