CUNEO - Tagli ai fondi per la manutenzione delle strade provinciali, Gribaudo: "Il Governo sta fermando il Paese"

L'intervento della parlamentare del Partito Democratico: "Governatori e amministratori di centrodestra abbiano un sussulto di dignità e si ribellino a questa decisione folle"

Chiara Gribaudo

22/05/2025 10:13

Con un colpo di mano, Salvini ha cancellato 385 milioni di euro destinati alla manutenzione straordinaria delle strade provinciali e metropolitane per gli anni 2025 e 2026. Una decisione gravissima, che mette a rischio la sicurezza della cittadinanza, isola interi territori e penalizza le imprese locali. Altro che ‘Italia veloce’: questo Governo sta fermando il Paese con tagli insensati”.
 
A denunciarlo è Chiara Gribaudo, vicepresidente nazionale del Partito Democratico, che punta il dito contro la scelta del Ministro delle Infrastrutture: “Invece di investire nella rete stradale secondaria, fondamentale per collegare le aree interne e le comunità locali, Salvini ha deciso di fare cassa per finanziare la propaganda sul Ponte sullo Stretto. Così vengono punite province e città metropolitane, in particolare nel Nord e nelle aree montane”.
 
Il Piemonte è una delle regioni più colpite: alla Provincia di Cuneo vengono lasciati meno di 3 milioni su quasi 10 milioni iniziali. Un taglio che sfiora l’assurdo, in una delle province più estese d’Italia. Torino, la Città metropolitana, perde oltre 10 milioni, fermandosi a 4,5 milioni, mentre Alessandria e Asti vedono ridotti i fondi rispettivamente a 1,7 milioni e 1 milione. Tutte con una riduzione del 70%”.
 
Gli amministratori locali, sindaci e presidenti di provincia, sono lasciati soli a gestire strade insicure, ponti pericolanti e risorse ridotte al lumicino. Salvini firma i tagli da Roma e scarica sui territori tutta la responsabilità. È un comportamento irresponsabile e pericoloso”.
 
Mi auguro - conclude Gribaudo - che anche i governatori e gli amministratori di centrodestra abbiano un sussulto di dignità e si ribellino a questa decisione folle. Le strade sicure non sono un capriccio della sinistra: sono un diritto di tutti i cittadini e le cittadine, da Nord a Sud”.

c.s.

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