CUNEO - Tagli ai fondi per la manutenzione delle strade, Robaldo: "Così le asfaltature non saranno garantite"

La riduzione delle risorse mette a rischio anche i lavori per la tappa della Vuelta. Il presidente della Provincia scrive a parlamentari e Regione: "Gravi ripercussioni per il territorio"

Luca Robaldo

Redazione 23/05/2025 08:25

Un taglio che renderà “pressoché impossibile qualsivoglia intervento nell'ambito della sicurezza stradale, con particolare riferimento alle bitumature”. Così Luca Robaldo ha definito la riduzione delle risorse assegnate alle Province per la manutenzione delle strade nel biennio 2025-2026: una decurtazione che per la Granda ammonta a circa 7 milioni di euro, vale a dire il 70% delle risorse totali assegnate. 
 
La Provincia sta provando in queste ore a “correre ai ripari”. Il presidente ha inviato tre distinte lettere: una ai Comuni, per rendere nota ai Sindaci la situazione, le altre due a parlamentari del territorio e rappresentanti in Regione, Cirio compreso, invitati a fare pressione sul Governo per rivedere il taglio delle risorse.  
 
Avevo da poco firmato gli atti che individuavano i primi interventi del 2025, con un investimento pari a circa 1,7 milioni per ognuno dei quattro Reparti”, spiega Robaldo ai colleghi Sindaci: “Mi spiace comunicare, quindi, l'enorme difficoltà per il nostro ente ad attendere ad una delle attività che è chiamato a svolgere”.
La Provincia si trova costretta a non poter garantire anche le bitumature, già concordate con la struttura regionale, previste per il passaggio della Vuelta nei mesi estivi del 2025”, si legge nella missiva inviata al presidente della Regione e ai consiglieri regionali cuneesi: “Mi appello a voi affinché possiate agire, per quanto nelle vostre possibilità, per sensibilizzare in proposito il Governo, evidenziando le gravi ripercussioni che si profilano per il territorio stesso e per i cittadini”. Analogo appello è stato rivolto ai parlamentari della provincia. 
 
Ciò che più ci rammarica - aggiungono lo stesso Robaldo e il vice Massimo Antoniotti - è che, attraverso la presa di posizione dell'Unione delle Province d'Italia dello scorso dicembre, eravamo riusciti ad mantenere queste risorse e oggi, invece, ci troviamo nuovamente a combattere per ottenerle. Ed è questo che ha unito tutti i Presidenti delle Province italiane, indipendentemente dall'appartenenza politica, nel richiedere al Governo una inversione di rotta. Non è una questione di destra, di sinistra o di centro e facciamo affidamento sui rappresentanti eletti in ogni formazione perché sappiamo che la loro sensibilità va al di là dei partiti: asfaltare una strada, manutenere una rotonda, illuminare un incrocio sono interventi che non hanno coloriture politiche ma rappresentano soltanto l'espletamento di un servizio nei confronti dei cittadini. Da parte della Provincia di Cuneo e delle Province piemontesi, quindi, nessuna polemica ma una forte e determinata richiesta affinché vengano ristorate le risorse oggetto del taglio e garantiti gli investimenti che solo questi enti intermedi sono in grado di garantire”.

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