CUNEO - Tagliati i contributi 'indennizzo' ai comuni con discariche o impianti di trattamento rifiuti

Alcuni sindaci della Granda pronti a incrociare le braccia, ma l'assessore regionale Valmaggia predica calma: 'Abbiamo tempo fino al 30 marzo per risolvere il problema'

Samuele Mattio 22/02/2018 17:38

Molti sindaci della provincia Granda (ma non solo) sono in allarme. Una legge regionale prevede la soppressione dell'erogazione di contributi 'indennizzo' per quei comuni che ospitano discariche o impianti di trattamento rifiuti sul loro territorio. Data limite il 31 marzo 2018. Non si tratta propriamente di bruscolini: Villafalletto, ad esempio, rischia di perdere 200 mila euro annui, ma non c'è solo il comune del Saluzzese: solo per dirne alcuni Magliano Alpi, Sommariva Perno, Sommariva Bosco, Robilante, Roccavione, Borgo San Dalmazzo. Difficile quantificare la perdita per gli enti locali della Granda, anche perché sono in molti a usufruire, a diverso titolo, dei contributi elargiti fino ad oggi grazie all'articolo 16 della legge regionale 24 del 2002. Le legge in questione sarà abrogata dalla L.R. 1 del 2018, che produrrà i suoi effetti a partire dal prossimo 31 marzo. 
 
Oggi il problema per molti comuni della provincia di Cuneo è rappresentato dal fatto che molti di quei contributi sono già stati iscritti nei bilanci previsionali e ne rappresentano una fetta consistente. Prendendo nuovamente ad esempio il caso di Villafalletto, i 200 mila euro annui che perderebbe ammonterebbero a circa il 10 % del bilancio comunale. 
 
La legge è regionale, ma l'indirizzo viene dallo stato centrale, dunque Torino non ha molto margine di manovra. Se non ci saranno proroghe i comuni che ospitano discariche sul loro territorio proveranno a rivalersi sui consorzi, in quanto in molti casi il contributo veniva elargito sulla base di un accordo tra lo stesso ente locale e il consorzio stesso. Tutto questo a meno che l'assessorato all'Ambiente non riesca a trovare una soluzione, e non è detto che non sia così, come vederemo in seguito.
 
La questione non è di immediata comprensione, prova a semplificarla il sindaco di Sommariva Perno, Simone Torasso: “Da un lato c'è la norma statale, dall'altra ci sono una serie di situazioni differenti: consorzi pubblici, privati e misti. Per la Regione trovare una situazione che metta d'accordo tutti non è semplice, ma ora siamo alle battute finali”. Il primo cittadino roerino, pur comprendendo le difficoltà di Torino, non farà sconti e cercherà un accordo con il Consorzio che gestisce i rifiuti nella sua zona (Coabser) “Ho un mandato della Giunta (di Sommariva Perno n.d.r.), se trovo un accordo con il Consorzio andremo avanti, altrimenti incaricheremo un legale. Di certo nel frattempo rimarrà tutto chiuso. L'accordo che c'era a monte era ben chiaro, è la formula che cambierà”.  
 
Sulla stessa lunghezza d'onda il sindaco di Magliano Alpi, Marco Bailo: “Per il nostro Comune sono circa 138 mila euro di contributo che rischiano di andare persi. Siamo molto preoccupati, ne abbiamo parlato all'interno del nostro Consorzio (A.C.E.M.) e a breve ci sarà una riunione per affrontare il problema, ci stiamo muovendo per trovare un accordo. La discarica aperta dal 2003, i cittadini ne avevano accettato l'apertura, ma a determinate condizioni, che non è giusto vengano riviste in corsa”. 
 
Il sindaco di Villafalletto, Pino Sarcinelli, si prepara a misure drastiche: “Non escludo di emettere un'ordinanza di chiusura dell'impianto”.  Nel suo comune la piattaforma di Monsola è gestita dal consorzio S.E.A. “Quei soldi erano una cifra che ci veniva data come 'indennizzo' per ospitare la struttura, avevamo oneri o onori, ma ora ci toccherebbero solo gli oneri – spiega Sarcinelli- Abbiamo sottoscritto un contratto e va rispettato, mi opporrò in tutti i modi”. 
 
La Regione si è impegnata a trovare una soluzione in breve tempo anche se, come detto, non c'è molto tempo. L'assessore regionale all'Ambiente Alberto Valmaggia, butta acqua sul fuoco: “Abbiamo fatto un incontro dieci giorni fa, stiamo raccogliendo i dati e monitorando le diverse situazioni in essere. Ci sono discariche di rifiuti urbani e altre di rifiuti speciali, che seguono legislazioni differenti. C'è stata una modifica in sede di finanziaria che non ha agevolato la procedura, gli uffici stanno lavorando duramente”. L'ex sindaco di Cuneo spiega: “Nell'alessandrino ci sono comuni che hanno costituito un accordo privatistico che supera la finanziaria e la legge regionale, risolvendo il problema. Abbiamo tempo fino al 30 marzo”. 

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