LIMONE PIEMONTE - Tenda bis, i sindacati organizzano un presidio all'imbocco del tunnel: 'Per non essere più presi in giro'

La mobilitazione organizzata dalle sigle Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil dalle 10 alle 12 del prossimo 27 febbraio

Redazione 19/02/2019 15:39

Un presidio organizzato dalle sigle sindacali Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, il prossimo 27 febbraio, dalle ore 10 alle ore 12, all'imbocco del tunnel del colle di Tenda sul versante italiano. Un invito rivolto a cittadini e amministratori, un nuovo capitolo di una telenovela ormai infinita, una nuova protesta per sottolineare la necessità di ripresa dei lavori al cantiere Tenda: “Per non essere più presi in giro”, così titola la nota congiunta diffusa dalle sigle sindacali, che riportiamo integralmente qui di seguito.
 
Il 18 dicembre 2018 a Roma ANAS ed Edilmaco avrebbero dovuto formalizzare il subentro dell’impresa nel cantiere del Tenda bis, primo passo per garantire la ripresa dei lavori.
 
Nella stessa data, nell’incontro in Prefettura a Cuneo, i rappresentanti dell'ANAS hanno sostenuto che la firma con l'Edilmaco sarebbe slittata di qualche settimana e che non vi sarebbero stati ulteriori ritardi. La tesi degli impedimenti sopraggiunti non ci convinse, tant'è che domandammo ad ANAS se vi fossero problemi con l'impresa, se la stessa avesse le caratteristiche tecniche necessarie e se fosse effettivamente in condizione di iniziare i lavori.
 
La risposta fu netta: “Solo problemi burocratici” che sono stati meglio chiariti a fine gennaio 2019. Edilmaco è un’Associazione temporanea di imprese (era noto già a dicembre) ma la dichiarazione di ANAS chiarisce che questa ATI, al suo interno, ha una affiliata che ha “Richiesto l’attivazione della procedura di concordato, necessaria a gestire uno stato di crisi”.
 
Come abbiamo più volte sottolineato l’opera è necessaria; siamo preoccupati per queste continue docce fredde, per i riflessi sull’economia del territorio, così come lo siamo per quei lavoratori che hanno perso il lavoro e ancora non lo hanno ritrovato. Le nostre preoccupazioni, sono, lo sappiamo bene, anche quelle delle amministrazioni locali che più volte hanno fatto sentire la loro voce, per questo.


 

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