CUNEO - Tenda bis: in Francia si teme un nuovo slittamento dei tempi

Il tema è stato presentato dalla senatrice Dominique Estrosi-Sassone in un'interrogazione al ministro dei Trasporti Elisabeth Borne, che ha risposto in un'aula semideserta

a.d. 01/08/2018 09:51

Mentre da questo lato delle Alpi si attende il riaffidamento dei lavori ad un nuova impresa dopo la rescissione del contratto con la Grandi Lavori Fincosit (la ripresa degli scavi, negli scorsi mesi, era stata annunciata per settembre), in Francia si torna a parlare di Tenda bis. Il tema è stato oggetto di un'interrogazione presentata al Governo la scorsa settimana: a riportarlo l'edizione del 26 luglio del quotidiano Nice Matin, mentre il video della seduta, pubblicato sulla pagina Facebook della senatrice, ha raccolto migliaia di visualizzazioni, commenti e “reactions”. 
 
A chiedere delucidazioni sulla situazione dell'opera, in un'aula semideserta, è stata la senatrice del dipartimento delle Alpi Marittime Dominique Estrosi-Sassone, i cui quesiti si sono rivolti al ministro dei Trasporti Elisabeth Borne. “Quali azioni intende intraprendere il Governo per evitare di far passare altri anni prima di vedere l'opera ultimata? Quali sono le scadenze? I sindaci della valle Roya vogliono poter offrire ai cittadini soluzioni efficienti per la mobilità, cancellando l'immagine di un territorio isolato”, ha spiegato la senatrice. Il timore, in Francia, è che l'apertura del nuovo traforo, annunciata per febbraio 2020 nella riunione dello scorso giugno in Prefettura a Cuneo, possa in realtà slittare ancora: un nuovo cronoprogramma, secondo quanto riferito dal ministro Borne e riportato da Nice Matin, potrebbe essere presentato nella prossima Conferenza Intergovernativa Italia-Francia, prevista per ottobre. “Il tunnel di Tenda è essenziale per i nostri rapporti con l'Italia”, ha commentato il ministro dei Trasporti francese.
 
Tanti, come detto, i commenti che hanno accompagnato il video pubblicato sulla pagina Facebook della senatrice Estrosi-Sassone: “E' un peccato che la Francia si sia “sbarazzata” del tunnel affidando il cantiere a un'azienda italiana dalla dubbia reputazione, e che oltretutto non ci sia stato controllo da parte delle autorità francesi”, ironizza amaro un utente transalpino, in molti sottolineano l'importanza di avere finalmente un collegamento efficiente tra la valle Roya e il Piemonte, anche in considerazione delle mille vicissitudini della ferrovia. Tra chi grida allo scandalo e chi ringrazia la senatrice Estrosi-Sassone per aver dato attenzione al tema, commenti e riflessioni vanno in una sola direzione: il tema Tenda bis è sentito anche al di là delle Alpi.


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