CUNEO - Tenda bis, Vassallo: 'Ogni tanto penso di istituire la contea di Tenda con Limone e Vernante'

Il sindaco di Tenda raccoglie la provocazione lanciata ieri da Germana Avena: 'Questa situazione è impensabile per la nostra epoca'

a.d. 01/03/2019 16:04

E' una vergogna, l'ho sempre detto e lo ripeto. E' inaccettabile continuare ad essere prigionieri di questa situazione: ci dicono che si deve attendere l'Anas, e intanto i lavori restano fermi, è una cosa impensabile per la nostra epoca”. A parlare è Jean Pierre Vassallo, sindaco di Tenda, presente stamattina a Cuneo in Camera di Commercio per la presentazione del progetto della Ciclovia delle Alpi del Mediterraneo. Il riferimento è alla situazione del Tenda bis. I lavori sono attualmente fermi, in attesa che l'Anas chiuda l'accordo con la Edilmaco o che, in caso di mancata intesa, si proceda ad una nuova gara d'appalto che dilaterebbe ulteriormente i tempi per la ripresa degli scavi.
 
Oltretutto – prosegue Vassallo - si tratta di un lavoro piccolo se lo confrontiamo con altre opere che vengono realizzate. E invece è tutto fermo, e questa situazione fa morire le due valli. Abbiamo la fortuna di avere una strada bellissima che unisce le montagne e il mare, rischiamo di vederla chiusa”. Per quanto riguarda il versante francese, c'è anche il problema del deposito del materiale di risulta degli scavi: “Quegli anidriti non dovevano restare un giorno solo all'aperto, e invece lo sono da due anni: ci saranno delle conseguenze ambientali enormi per tutta la valle”. 
 
Ieri, giovedì 28 febbraio, durante il presidio organizzato all'imbocco del tunnel sul versante italiano da parte dei sindacati, il sindaco di Roccavione Germana Avena aveva provocatoriamente dichiarato l'intenzione di chiedere l'annessione della valle Vermenagna alla Francia per sbloccare lo stallo: “Ho sentito la provocazione della mia collega, - commenta sarcastico il sindaco di Tenda - ma anche noi non siamo messi meglio. Ogni tanto anch'io penso di istituire di nuovo la contea di Tenda insieme a Limone Piemonte e Vernante”. Al di là delle provocazioni, per il momento si resta in attesa: l'Anas ha richiesto all'Avvocatura di Stato un parere in merito alla crisi di una delle imprese coinvolte nell'Ati Edilmaco. L'azienda avrebbe chiesto un concordato preventivo per evitare il fallimento. Il dubbio di Anas sarebbe sulla possibilità di stipulare un contratto con un'associazione temporanea che comprende al suo interno un impresa in difficoltà economiche.


Notizie interessanti:

Vedi altro