CUNEO - Tettoia Vinaj, il mistero della lettera mancante: “Non risulta agli atti del Comune”

Nella corrispondenza tra l’amministrazione e lo studio che ha seguito la causa non c’è risposta a una mail cruciale degli avvocati. Gli Indipendenti: “Grande stupore”

Andrea Cascioli 14/03/2024 12:46

Il caso Tettoia Vinaj si tinge sempre più di giallo: la famosa lettera di risposta allo studio Barosio non esiste. Lo certifica il presidente del Consiglio comunale Marco Vernetti, all’esito di una ricerca che è stata demandata agli uffici riguardo alla corrispondenza tra l’amministrazione e i legali che la seguono nella causa contro la società Tettoia Vinaj srl di Dario Dalmasso, il gestore inadempiente del fabbricato.
 
Nella pratica relativa a questa vicenda, aveva evidenziato il gruppo consiliare Indipendenti, “risulta una lettera dello studio legale Barosio indirizzata al dottor Rinaldi, allora dirigente dell’ente, che chiedeva al Comune di Cuneo indicazioni sulla strategia processuale da seguire sulla nota vicenda”. Non è stata però rintracciata agli atti alcuna missiva o mail formale di risposta del Comune a tale nota. Possibile?
 
“Questa notizia desta ulteriore grande stupore” commentano i consiglieri del gruppo, Giancarlo Boselli e Paolo Armellini. Non si capirebbe infatti se la decisione di perseguire la strategia legale poi adottata, chiedendo sia la risoluzione che l’adempimento del contratto, sia stata presa dal municipio o dallo studio legale torinese. “Il riscontro formale a quella mail di Barosio non c’è, ma è rappresentato dalla delibera di giunta che portai da neoassessore” precisa lo stesso Vernetti, che a gennaio del 2021 subentrò a Guido Lerda come assessore con delega ai Contratti: con quella delibera il Comune aveva avviato l’azione giudiziaria su Tettoia Vinaj, “andando a chiedere la risoluzione del contratto e il pagamento di canoni pregressi e oneri di monetizzazione”.
 
Lunedì ci sarà il Consiglio comunale “ad hoc” sull’affaire Tettoia Vinaj, dopo gli ulteriori veleni legati alla pubblicazione posticipata della delibera sull’appello (uno sgarbo inaccettabile, secondo le minoranze): “Il Consiglio Comunale di lunedì 18 ci consentirà di esprimere dettagliatamente tutte le nostre valutazioni in merito e di ribadire l’utilità di costituire una commissione speciale d’inchiesta per fare piena luce su questa scandalosa vicenda” commentano gli Indipendenti. Che non sono gli unici ad affilare le armi.

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