CUNEO - Tettoia Vinaj, in Comune si torna a parlare del privato che non versa l'affitto

Il consigliere di minoranza Ugo Sturlese ha depositato una nuova interrogazione: 'I versamenti sono dovuti a cadenza annuale, come mai è stato fatto passare tutto questo tempo prima di contestare l'inadempienza?'

24/10/2019 15:15

La questione è emersa nel Consiglio comunale di settembre: la Tettoia Vinaj srl, società che gestisce l'ononimo fabbricato in piazza ex Foro Boario e lo affitta a sua volta al Baladin (estraneo alla vicenda) non ha provveduto, se non per una sola annualità, al pagamento del canone di locazione al Comune. 
 
“Ad oggi le annualità dovute sono sei: la prima è stata pagata, tutte le altre sono sollecitate” aveva confermato in sala Consiglio l’assessore al Patrimonio Paola Olivero.
 
La società subentrata nella gestione alla Consital, con la quale l’amministrazione aveva stipulato la concessione nel 2014, non ha provveduto al saldo dovuto nonostante le lettere di sollecito inviate da palazzo Civico. La disputa tra pubblico e privato è sulle tempistiche del pagamento del corrispettivo: l’annualità stabilita deve essere corrisposta 'una tantum' o annualmente?
 
Nel dubbio la 'Tettoia Vinaj srl' non ha pagato. Se la situazione fosse rimasta invariata si profilerebbe un danno, al netto dell'Iva, piuttosto ingente: il contratto di appalto prevede una durata trentennale e un canone di 30 mila euro per ogni annualità fino al terzo anno, per poi salire a 48 mila 219 euro per ciascuno dei successivi cinque anni e a 63 mila 266 euro per ogni anno successivo al decimo. 
 
“Com'è stato possibile che il Comune abbia lasciato trascorrere alcuni anni prima di contestare alla Società concessionaria tale inadempienza o comunque di risolvere tale contenzioso?” si chiede il consigliere comunale di minoranza Ugo Sturlese, autore di una nuova interrogazione sul tema dopo quella del mese scorso.
 
Posto che la situazione non si sia evoluta nel corso di queste settimane, nella prossima assemblea cittadina, in programma lunedì 28 ottobre, l'ex Pci chiederà alla Giunta quali provvedimenti intenda assumere per evitare un oggettivo danno economico per il Comune.  
 
L'esponente della minoranza parla di “speciose interpretazioni” e, dopo una rilettura del bando di gara sostiene che questo “precisa chiaramente trattarsi di versamenti dovuti a cadenza annuale e per l’intera durata della concessione, compresi i primi cinque anni della gestione del fabbricato”
 
Lunedì prossimo, in sala Consiglio, la risposta dell'amministrazione all'interrogazione di Strulese.

s.m.

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