CUNEO - Tettoia Vinaj, qualcosa non torna (di nuovo): “Perché la delibera è stata pubblicata dopo?”

Beppe Lauria (Indipendenza!) torna sulla questione dell’appello contro la sentenza di primo grado: “L’amministrazione comunale voleva eludere il dibattito”

Andrea Cascioli 01/03/2024 17:05

L’ennesimo giallo nell’affaire Tettoia Vinaj riguarda la pubblicazione delle delibere di giunta, con la quale il Comune di Cuneo ha sancito la decisione di ricorrere in appello contro la sentenza di primo grado. Una questione che ha fatto arrabbiare Ugo Sturlese, per il metodo più che per il merito: di “comportamento mendace verso il Consiglio comunale” ha parlato il consigliere comunale di Cuneo per i Beni Comuni, chiedendo le dimissioni di sindaca e giunta, accusati di aver nascosto la decisione - già presa - sull’appello.
 
L’assessore ai Contratti Valter Fantino aveva in realtà già fatto presente, nella risposta alle interpellanze, che l’amministrazione “sta ultimando il percorso dei pareri tecnici, per ricorrere in appello per la riforma del dispositivo della sentenza”. Ora però un altro esponente dell’opposizione, Beppe Lauria, solleva un tema di date: “Il sindaco - sostiene il leader piemontese di Indipendenza! - ha mancato di trasparenza avendo omesso di dire al Consiglio quanto aveva già determinato di fare” con la delibera di giunta 47 del 22 febbraio scorso, ovvero quattro giorni prima della seduta consiliare.
 
L’“anomalia riscontrata nella pubblicazione delle delibere di Giunta” riguarda il fatto che cinque delle sei delibere approvate quello stesso giorno, dalla 44 fino alla 49, sono state pubblicate martedì 27, in tempo per la seconda seduta dell’assise civica. “Curiosamente”, chiosa Lauria, solo la 47 è uscita mercoledì 28, “ovvero il giorno dopo il Consiglio Comunale che trattava proprio dell’argomento”. La presunta omissione, evidenzia il consigliere, testimonia “l’anomalo comportamento dell’amministrazione volto, come minimo, ad eludere il dibattito nel luogo deputato”: comportamento che non può essere ascritto “alle troppo spesso richiamate ‘buone pratiche’ né tantomeno alla tanto sbandierata ‘trasparenza ammnistrativa’”.
 
A queste osservazioni Lauria aggiunge una nuova esortazione a far luce anche sui rapporti esistenti tra la Tettoia Vinaj srl - il gestore dell’immobile, contro cui il Comune ha fatto causa - e l’Open Baladin, in particolare “per conoscere se, oggi, i locatari della Tettoia Vinaj paghino direttamente il Comune ovvero continuino a pagare i canoni di locazione a Tettoia Vinaj srl”.

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