VERZUOLO - Ti candidi alle elezioni comunali? Non puoi 'servire messa' e raccogliere le offerte

La decisione dei parroci di Verzuolo in nome di una presunta 'libertà di tutti'. Già in passato Papa Francesco si è dimostrato di diverso avviso e...

Don Camillo e Peppone

Samuele Mattio 07/03/2019 11:40

 
“Ma, un cattolico può fare politica? Deve!” a parlare è Papa Francesco, in un discorso di qualche tempo fa. Alla luce di queste affermazioni sarebbe curioso sapere come il Santo Padre prenderà la decisione dei parroci di Verzuolo don Marco Gallo, don Claudio Margaria e don Luca Margaria di impedire ai candidati alle locali elezioni comunali di svolgere i servizi in chiesa durante la messa fino al giorno delle elezioni. "Chiediamo a chiunque si candidi, per la libertà di tutti, di sospendere i preziosi servizi nella liturgia" hanno scritto sul bollettino parrocchiale, alla faccia di Don Sturzo, il prete che fondò il Partito Popolare Italiano. La decisione sarebbe arrivata in seguito alla richiesta di alcuni fedeli di “tenere la politica fuori dalla chiesa”. Il consiglio parrocchiale ha dunque stabilito di chiedere ai candidati di fare un passo indietro e sospendere le letture in parrocchia, cessare temporaneamente il ruolo di ministro della Comunione o raccogliere le offerte durante le messe.
 
Il paradosso è che con questa decisione la politica entra nella chiesa, almeno in quella di Verzuolo, a piedi uniti: la presa di posizione è piuttosto forte, tanto da essere stata ripresa da un'Ansa nella mattinata di oggi, giovedì 7 febbraio. Comprensibile. La contraddizione, peraltro piuttosto evidente, è che in nome di una presunta libertà si impedisce a qualcuno di professare la propria religione nella maniera in cui meglio ritiene. L'articolo 3 della nostra Costituzione recita testualmente: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Davanti alla legge. E davanti a Dio? Un dilemma che riporta alla mente le vicende di Don Camillo e Peppone...



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