CUNEO - 'Titolare di attività commerciale, ma inserito in un piano di accoglienza: l'amministrazione lo sa?'

L'interpellanza di Beppe Lauria sarà discussa nel prossimo Consiglio comunale di Cuneo. Sul tavolo anche la diserzione del bando per l'accoglienza dei migranti da parte di 'Rifugiati in Rete'

Redazione 18/07/2019 08:58

E' dello scorso 2 luglio la notizia che le otto cooperative sociali di “Rifugiati in Rete”, che si occupano di accoglienza di migranti, hanno disertato il nuovo bando pubblicato dalla Prefettura di Cuneo per la gestione dei CAS. Un gesto di protesta, hanno spiegato i referenti del gruppo di cooperative, nei confronti del Decreto Sicurezza voluto dal Ministro dell'Interno Matteo Salvini. Il tema, la prossima settimana, sarà oggetto di discussione nel Consiglio comunale di Cuneo, nelle sedute in programma lunedì 21 e martedì 22 luglio. A proporre un'interpellanza sull'argomento sarà Beppe Lauria.
 
Alcuni giorni fa i mezzi di informazione hanno riportato la notizia del bando della Prefettura andato deserto. Nelle scorse settimane, poi, hanno tenuto banco le notizie di una nave straniera condotta da una cittadina straniera che è sbarcata senza autorizzazione, la reazione spropositata e violenta di stranieri richiedenti alloggio in quel di Saluzzo e un'azione di Polizia che ha coinvolto anche una cooperativa del cuneese”, scrive Lauria. “In apposita commissione, alcuni mesi orsono, il Comune aveva presentato le linee guida per quanto riguarda l'accoglienza, sottolineando l'importanza delle buone pratiche e dell'iniziativa congiunta di operatori del terzo settore e del volontariato. Tra i punti a favore era stato sottolineato quello del controllo diretto e puntuale degli operatori su tutte le fasi dell'accoglienza”.
 
Qual è la posizione dell'amministrazione sui fatti riportati?”, scrive l'esponente della destra in Consiglio comunale, che chiede inoltre si ci siano stati contatti con le realtà cittadine, tra le quali quelle di “Rifugiati in Rete”, e quali siano le motivazioni della diserzione del bando sopra citato.
 
Infine, un ulteriore quesito: “L'amministrazione è a conoscenza che tra i soggetti inseriti nel piano di inserimento gestito da una delle realtà cittadine vi possa essere un soggetto che parrebbe - essendo si dice titolare di attività commerciale – non avere diritto ad occupare un posto che oltre a garantirgli aiuti come spese mediche gratuite, dentista, abitazione a costo zero, utenze gratuite e altro, sottrarrebbe un aiuto importante a chi, viceversa, si troverebbe in reale stato di bisogno?”.
 
La replica dell'amministrazione nel prossimo Consiglio comunale.


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