CUNEO - Un Consiglio regionale straordinario sul clima impazzito

L’annuncio dopo la conferenza dei capigruppo. In tutto il Piemonte un deficit di neve destinato a protrarsi per l’intero mese di gennaio

a.c. 24/01/2022 14:33

La conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale del Piemonte, riunita eccezionalmente oggi (lunedì 24 gennaio), convocherà un Consiglio regionale straordinario e aperto sul clima.Lo annuncia il capogruppo Luv in Regione, Marco Grimaldi, che sottolinea “la vittoria di Ruggero Reina, giovane attivista di Extinction Rebellion Torino in sciopero della fame da 9 giorni”.
 
Il Consiglio aperto avrà per tema "Misure e interventi concreti per affrontare lo stato di emergenza ecoclimatica e raggiungere l'obiettivo dell'Ue della riduzione del 55% delle emissioni climalteranti entro il 2030'. La data ipotizzata è quella del 21 febbraio. Grimaldi parla della “vittoria di un movimento spesso inascoltato”: “Tempeste di vento, surriscaldamenti improvvisi, acquazzoni violenti, grandinate sono aumentati del quasi 300% solo lo scorso anno. Siamo di fronte a un giudizio universale sanitario, ambientale e climatico e c'è chi ancora pensa che il Recovery Plan possa essere un remake delle politiche che ci hanno portato a questo disastro. Servirebbe una legge quadro su cambiamenti climatici e transizione ecologica, altro che tangenziale est e deroghe continue”.
 
Dopo l’ondata di caldo anomalo registrata intorno a capodanno, con temperature superiori anche di 12-14 gradi rispetto alle medie climatologiche del periodo, il mese di gennaio si è aperto all’insegna dell’alta pressione. Tutto ciò non fa che aggravare il deficit di innevamento sull’intero arco alpino della regione, destinato a protrarsi - secondo le previsioni - per tutto il mese. Qualche addensamento nuvoloso è previsto solo il 25 e il 26 gennaio, ma senza precipitazioni: per il resto gelo notturno e massime attorno ai 10 gradi di giorno. A quota 2 mila metri la neve è assente del tutto sulle Alpi Graie, sulle Cozie lo spessore va dai 5 ai 60 cm, sulle Liguri - dove l'ultima nevicata è del 9 dicembre - 55-65, sulle Pennine 50-55, sulle Lepontine 35-55. Il pericolo di valanghe in questi giorni è debole, il rischio per chi va in montagna - avverte Arpa - sono i tratti gelati, in particolare di mattina.

Notizie interessanti:

Vedi altro