CUNEO - 'Un libro tira l'altro', l'intervista al fondatore di un circolo letterario virtuale

In vista di Scrittorincittà raccontiamo una storia che smentisce chi sostiene che sui social ci sia solo spazzatura

s.m. 10/11/2017 16:23

Solo due giorni fa abbiamo scritto della disaffezione dei piemontesi alla lettura, riportando il dato Istat secondo cui meno di un piemontese su due legge libri o quotidiani e solo il 48,1% della popolazione ha dichiarato di aver letto almeno un libro nei 12 mesi dell’anno. “Dati allarmanti, su cui riflettere” avevamo ammonito, ma questa volta vogliamo raccontare dell'altra parte della torta. Ovvero di coloro che leggono. 
 
La prossima settimana Cuneo ospiterà Scrittori in città, la manifestazione letteraria e ne approfittiamo per parlare di un esempio virtuoso: si tratta di un gruppo Facebook. Una pagina virtuale molto utile per chi la frequenta per scambiare opinioni sui libri letti e per ricercare nuovi titoli da leggere, senza il fastidio della pubblicità ma solo vagliando le opinioni dei lettori. Il nome del gruppo è 'Un libro tira l'altro ovvero il passaparola dei libri', una sorta di circolo letterario virtuale.
 
Noi di Cuneodice.it abbiamo sentito il fondatore della pagina, si chiama Claudio Cantini e ha 62 anni e ci ha raccontato: “Il gruppo è nato nel  2013, ho una grande passione per i libri e mi sono proposto di fare qualcosa per gli amanti della lettura. La pagina è cresciuta gradualmente e oggi conta più di 72 mila membri”.
 
Quali sono i segreti del successo? “L'autopromozione è vietata così come l'inserimento di link ed è obbligatorio scrivere titolo e autore per favorire anche i non-vedenti. Da un po' di tempo posso anche contare sull'aiuto di Valentina Leoni, una moderatrice, che allontana chi non sta alle regole”.
 
Qualche dato? “Quotidianamente ci sono 2 mila commenti e più di cento post. La maggioranza degli iscritti sono donne, circa il 75%. Dopo l'Italia il paese che ha più iscritti è la Svizzera”. Insomma, una bella storia, che smentisce chi afferma che sui social 'c'è solo spazzatura'.

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