CUNEO - Un privato finanzierà il nuovo ospedale di Cuneo? I dubbi della maggioranza di Manassero, che alza il tiro

Pd e liste civiche attaccano Cirio e la Giunta regionale: "Sono fermi agli annunci". Inoltre "convocano" in Consiglio comunale l'assessore alla Sanità per riferire sulla proposta di partenariato

Samuele Mattio 08/09/2022 11:45

Il futuro ospedale di Cuneo continua a far discutere. In una fase in cui il dibattito gira intorno alle coperture finanziarie per la costruzione della nuova struttura (sul piatto i fondi Inail o un partenariato pubblico-privato) la maggioranza che sostiene la sindaca del capoluogo Patrizia Manassero - PD, Centro per Cuneo Lista Civica, Crescere Insieme e Cuneo Solidale e Democratica - interviene con vigore per manifestare i propri dubbi sulla soluzione che coinvolgerebbe i privati.
 
La GroBe Koalition che governa la città all’ombra della Bisalta ha presentato una proposta di ordine del giorno (che con ogni probabilità verrà approvata con larga maggioranza nella seduta del Consiglio comunale, in programma lunedì prossimo) nella quale la sindaca s’impegnerebbe a farsi “parte attiva” con i vertici dell’Aso Santa Croce e Carle e con la Regione Piemonte per “segnalare la crescente situazione di incertezza che viene percepita dal territorio in merito al rischio di ridimensionamento del livello delle prestazioni dell’ospedale nella nostra città”. Fin qui nulla di inedito, almeno per quanto riguarda l’impegno della prima cittadina nel seguire da vicino l’evolversi della situazione. L’elemento di novità è rappresentato dalla richiesta di un dibattito aperto all’intero Consiglio comunale, con la convocazione dell’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi e del direttore dell’Aso Elide Azzan, nel momento in cui sarà depositata la valutazione dell’Azienda ospedaliera sulla proposta di partenariato formulata dalla società INC Spa, che fa capo al Gruppo Fininc della famiglia Dogliani.
 
Fino a pochi giorni fa la Manassero si era dimostrata piuttosto cauta sul coinvolgimento dei privati, pur stigmatizzando l’eventuale destatalizzazione di servizi sanitari o servizi ad essi correlati: “Aspettiamo di vedere le carte e i numeri, altrimenti parleremmo senza sapere”, aveva detto. La sua maggioranza sembra essere piuttosto perplessa sulla soluzione INC. Nella nota di accompagnamento all’odg, firmata da tutti e quattro i gruppi consiliari, lancia dardi infuocati all’indirizzo della Giunta regionale, parlando di un Piemonte fermo agli annunci” e di “una situazione finanziaria che sta portando la sanità in un vicolo cieco”. Il “centro-centrosinistra” cuneese mette le mani avanti per evitare eventuali accuse di strumentalizzazioni: “Queste considerazioni, sia chiaro, non sono frutto di polemica elettorale, pure la Corte dei Conti ha recentemente bocciato le politiche sanitarie della Giunta Cirio”. Oltre alle stoccate nei confronti del centrodestra regionale, che governa a Torino, i gruppi cuneesi esprimono una preferenza chiara nei confronti del finanziamento con risorse pubbliche e si dicono “preoccupati” dalla notizia dell’abbandono improvviso dell’ipotesi di finanziare il nuovo ospedale di Cuneo con fondi Inail a favore di una soluzione di partenariato pubblico-privato: “Anche perché non accompagnata da previsioni precise su procedure e tempistiche”. Sibillina una delle frasi in conclusione della nota: “Stando così le cose sulla programmazione dell’edilizia sanitaria, corriamo forse anche dei rischi circa i livelli di eccellenza delle nostre strutture ospedaliere?”.

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