CUNEO - Una commissione per decidere cosa fare dell'area dove oggi sorge il Santa Croce

Il sindaco Borgna: ''Sarà l’intervento di rigenerazione più grande dal dopoguerra''. Sturlese si tira fuori: ''Spreco di risorse pubbliche''

s.m. 20/02/2021 10:30

“La commissione temporanea speciale sull’ospedale unico? Uno strumento che ha dimostrato di funzionare”. Lo ha detto il sindaco di Cuneo Federico Borgna, annunciando che il metodo di lavoro sarà il medesimo anche per determinare la proposta per la riqualificazione dell’area dell’attuale Santa Croce, che sarà dismesso dopo la decisione del Consiglio comunale di costruire il nuovo hub provinciale a Confreria.
 
“Sarà una decisione importante per la nostra città  - ha spiegato il primo cittadino intervenuto ieri sera, venerdì 19 febbraio, nell’ultima seduta della commissione sull'ospedale -, l’intervento di rigenerazione più grande dal dopoguerra, che determinerà la vita sull’altipiano per i prossimi decenni. Una scelta delicata e complessa, alla quale non possiamo e non vogliamo sottrarci”. Tra le ipotesi c'è il nuovo polo della Sanità territoriale. 
 
Intanto in questi giorni l’assessorato alla Sanità regionale sta organizzando uno studio sulle dimensioni del nuovo ospedale, approfondendo lo studio di prefattibilità commissionato dalla Fondazione Santa Croce e Carle: si tratta di alcuni mesi che precederanno l’assegnazione della progettazione. Il percorso è appena iniziato e si preannuncia piuttosto lungo, si stima che prima dello switch off passeranno almeno dieci anni.
 
Ieri sera Borgna ha voluto anche chiarire il ruolo della Fondazione Santa Croce e Carle, a suo dire “distorto” nel dibattito cittadino. “Commissionando lo studio di fattibilità ha avuto un ruolo di servizio, la regia l’abbiamo avuta noi: abbiamo deciso noi che era meglio Confreria, per mille motivi. Ci sta la dialettica e la contrapposizione aspra, ma non è giusto attribuire a soggetti terzi ruoli che non hanno avuto”.
 
Il riferimento è alle affermazioni di Ugo Sturlese, che sul tema ha presentato un’interrogazione che troverà risposta nel prossimo Consiglio Comunale. L’esponente di Cuneo per i Beni Comuni, contrariato per il mancato approfondimento della soluzione orizzontale in centro città e per una ‘’scarsa trasparenza’’ ha deciso di non far più parte della commissione. "Non intendo avere più alcun ruolo in questa operazione che potrebbe assumere i caratteri di uno spreco di risorse pubbliche pur di consentire un intervento che a mio giudizio porterà conseguenze negative sotto il profilo urbanistico, sociale ed economico per il futuro della nostra città”, ha sentenziato.
 

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