CUNEO - Una legge regionale per il contenimento dei cinghiali

Iniziato in Consiglio l'esame della proposta di legge numero 41, che mira a modificare una norma regionale del 1982 sulla conservazione del patrimonio naturale

15/07/2020 08:43

È iniziato in Consiglio regionale l’esame della proposta di legge numero 41, che mira al contenimento dei cinghiali. Per farlo, si prevede l’utilizzo di mezzi motorizzati su strade comunali e vicinali non solo per i soggetti incaricati ad esercitare operazioni di controllo faunistico e al prelievo venatorio, ma anche ai cacciatori privati. Tecnicamente, si tratta delle "Modifiche alla legge regionale 2 novembre 1982, numero 32, Norme per la conservazione del patrimonio naturale e dell'assetto ambientale”, che oggi impedisce appunto l’accesso a queste particolari strade da parte di chi esercita attività venatoria.
 
L’esame è iniziato con l’intervento dei relatori, Paolo Ruzzola (Fi) per la maggioranza, Giorgio Bertola (M5s) e Diego Sarno (Pd) per le opposizioni.
 
Ruzzola, che è primo firmatario della Pdl, ha ricordato la necessità di un contenimento degli ungulati, in particolare dei cinghiali, che stanno causando gravi problemi sull’intero territorio piemontese. I comparti maggiormente colpiti sono quello agricolo e automobilistico, anche con incidenti mortali, provocati sia dall’elevato numero di animali, sia dalle carenze di organico delle guardie venatorie.
 
Bertola si è detto contrario alle modifiche richieste poiché la legge era già stata modificata la scorsa legislatura proprio per contenere l’attività venatoria, mentre oggi si creerebbe una facilitazione a favore dei cacciatori. 
 
Sarno, invece, ha rimarcato l’aspetto di carattere ambientale del provvedimento e non venatorio. “È tuttavia necessario reperire le risorse per assumere nuovi soggetti preposti al controllo del territorio e al rispetto delle norme vigenti”, ha aggiunto.
 
Nel corso della discussione generale sono intervenuti, nell’ordine: Sarah Disabato (M5s), Alberto Preioni (Lega), Marco Grimaldi (Luv), Domenico Ravetti (Pd), Claudio Leone (Lega), Bertola (M5s), Raffaele Gallo (Pd), Francesca Ferediani (M5s) e Sean Sacco (M5s).

c.s.

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