BUSCA - Una locomotiva della ferrovia di Giolitti in quel di Busca?

L'associazione Ingenium sta trattando con il museo ferroviario di Savigliano per ospitare una locomotiva 880 nel nuovo museo della Meccanizzazione del Lavoro

Una porzione dell'area parco nella quale verrà (probabilmente) portata la locomotiva

Samuele Mattio 06/06/2018 11:01

La ferrovia tra Busca e Dronero è oramai chiusa al traffico passeggeri dal 16 novembre 1982, ma il ricordo, a tratti romantico, della linea fortemente voluta a fine ‘800 dall’allora presidente del Consiglio dei Ministri Giovanni Giolitti è ancora vivo nell’immaginario dei buschesi con i capelli bianchi. Molto ci sarebbe da dire su quanto poco sono sfruttate le linee ferroviarie della nostra provincia, ma non è questo il pezzo opportuno per farlo, in quanto la modesta ambizione di questo articolo è solamente dare attenzione a chi cerca di tramandare alle nuove generazioni il ricordo di quella stratta che fermava a Castelletto e Monastero. 
 
Stiamo parlando dell’associazione Ingenium, un sodalizio che oggi conta un centinaio di iscritti e che, come molti lettori sapranno ha sede nel convento dei Cappuccini di Busca. L’intenzione dell’associazione presieduta da Giovanni Tolosano è quella di ricordare il ‘genio’ dei nostri nonni e di allestire un vero e proprio museo sulla meccanizzazione del lavoro, raccogliendo macchinari di tutte le provenienze. Il nesso con la ferrovia è intuibile anche ai più stolidi, ma oltre a ciò c’è una notizia piuttosto interessante: i volontari di Ingenium stanno trattando con il museo ferroviario di Savigliano per poter portare a Busca una locomotiva a vapore 880, vale a dire una di quelle che all’inizio del secolo scorso collegavano la città del ponte del Diavolo a quella dell’attuale sindaco Gallo. 
 
Le locomotive a vapore 880 furono ideate per l'utilizzo su linee secondarie, evolvendo il progetto del precedente gruppo 875, passando dal vapore saturo a quello surriscaldato, cosa che portò alla sostituzione dei cassetti di distribuzione con cilindri di distribuzione. "L’idea è quella di montare una ventina di metri di binari all’interno dell’area". La locomotiva sarebbe un ottimo biglietto da visita per il progetto (in evoluzione) dell’associazione fondata nel 2008, come ribadisce Tolosano: "A settembre facciamo conto di aver ultimato l’area parco esterno, anche se non sarà ancora terminata l’area museale per la quale stiamo cercando fondi. Le fondazioni per nuove costruzioni non intervengono, ma contiamo sull’aiuto dei privati per portare avanti il progetto”. Insomma… work in progress.

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