BUSCA - Una voce fuori dal coro

A tu per tu con Caldarola

Roberta Bima 09/06/2017 10:37

Caldarola è un comune italiano di 1.809 abitanti della provincia di Macerata nelle Marche; il paese è stato colpito da gravi terremoti tra il 26 ottobre e l’8 novembre 2016, che hanno rovinato anche gran parte del patrimonio storico. E così dalla solidarietà offerta da Busca a questo paesino è nata la proposta di invitarli qui in occasione del concorso “In coro per un sogno” per regalare ai ragazzi qualche giorno di “normalità” passando tempo con i propri coetanei, giocare, ritrovare pace e spensieratezza. Abbiamo incontrato l’insegnante di musica, organista e clavicembalista con la passione per le voci bianche, dell’Istituto De Magistris del gruppo arrivato da Caldarola per sentire dalla loro voce qualche impressione a caldo. Le riportiamo di seguito per condividerle.

Quando è nato e come il gemellaggio tra le scuole di Busca e Caldarola?
Era fine novembre, inizio dicembre, vennero a sapere del sisma ed è partita una delegazione da Busca con alcuni membri del Comune e delle pro loco. Poi parlando si è saputo che anche noi avevamo un coro scolastico e come si sa da cosa nasce cosa e siamo stati invitati a partecipare al concorso. Il nostro coro d’istituto è nato a gennaio 2016 ha poco più di un anno, anche se quest’anno l’attività corale è stata piccolissima, sono stati fatti solo 3 mesi di prove un’ora a settimana; si sta anche pensando di creare un coro dell’istituto fuori dall’orario scolastico.

Cosa è stato fatto in questi mesi tra le scuole?
Diciamo che il grosso è stato questo invito al concorso e soprattutto la totale ospitalità a cui ha pensato Busca: noi siamo stati completamente ospiti in questi giorni sia per il dormire che per i pasti; non possiamo che ringraziare di cuore anche perché siamo consapevoli che non sia semplice ospitare un gruppo di 80 persone: 45 bambini più genitori e 7 insegnanti.

Quali sono le prime impressioni?
Il paese non l’abbiamo visto un granché, gli impegni sono tanti; siamo arrivati alle 17 ed abbiamo avuto appena il tempo di cambiarci, cenare e alle 20 ci aspettavano al palazzetto per l’esibizione. In seguito, la mattina del martedì, siamo stati alla scuola di Busca per il gemellaggio, abbiamo poi cantato insieme; dopo il pranzo siamo stati a Ceretto dove si è svolta una staffetta di 30 chilometri, una corsa di solidarietà per far una raccolta fondi per il sisma; avendo saputo che il nostro istituto Simone De Magistris era a Busca hanno deciso di invitarci. Abbiamo poi partecipato ai laboratori e prima del rientro è stata organizzata la visita alla Fabbrica dei Suoni.

I bambini come la stanno vivendo?
Stanno vivendo bene l’esperienza, per i bambini è sempre molto interessante, curioso ed entusiasmante conoscere altre realtà e confrontarsi con altri cori; loro non lo fanno con l’intento del confronto ma la vivono come un gioco, si divertono e personalmnete ritengo sia sempre molto bello fare queste esperienze volte alla crescita.

Qual è ad oggi la realtà del post terremoto?
La realtà sia a Caldarola che nel resto delle Marche non è bellissima, è tutto un pochino fermo. Da fuori, attraverso giornali e telegiornali, non viene allo scoperto; siamo un pochino arrabbiati perché tutti noi non aspettiamo che poter fare ma la burocrazia italiana rallenta tutto. Per esempio non sono ancora assolutissimamente disponibili le casette per chi non ha più la casa, fra un po’ facciamo l’anno e ci sembra un pochino troppo. Noi non ci piangiamo addosso siamo pronti a ripartire. Per la scuola siamo stati fortunati perché c’era un’azienda che stava chiudendo, il comune l’ha presa, ridivisa all’interno e siamo in una scuola più che dignitosa. Altri non sono così fortunati, fino ad ora hanno fatto lezione nelle tende fredde d’inverno e calde d’estate. Ci auguriamo che da settembre ognuno possa avere una sistemazione più dignitosa.
Il gemellaggio sicuramente continuerà, speriamo che le situazioni possano al più presto prender la piega giusta.

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