DEMONTE - Variante di Demonte, il sindaco scrive a Conte: ‘Dopo trent’anni di discussioni, è tempo di decidere’

Francesco Arata ha chiesto al premier di risolvere l’impasse sulla costruzione della circonvallazione: ‘Solo il ministero dei Beni Culturali si oppone’

Andrea Cascioli 06/08/2020 09:23

 
Un mese fa erano stati il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l'assessore ai Trasporti Marco Gabusi a ‘tirare la giacca’ al presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “I cittadini di Demonte non possono più attendere che la loro salute sia messa quotidianamente a rischio dalla lentezza della burocrazia”.
 
Ora tocca al sindaco del ‘capoluogo’ della valle Stura, Francesco Arata, che attraverso una lettera è tornato a sollecitare una decisione sul progetto della variante da 2,72 km per escludere l’abitato dal percorso della strada statale della Maddalena. Del progetto si parla fin dagli anni Settanta, ma solo nel 2005 si è arrivati alla discussione preliminare. Ora il ministero dei Trasporti è pronto a finanziare ad affidare l’intervento all’Anas, così da mettere fine al transito quotidiano di oltre 600 camion in centro paese.
 
“Si tratta di progetto già finanziato (per un importo di 50 milioni di euro) che occorre solo ‘sbloccare’” spiega Arata nel testo della sua missiva, poi ripresa dalla pagina Facebook della lista Progetto Demonte. Lo scorso dicembre a Roma c’è stato un incontro presso gli uffici della Presidenza del Consiglio, con la presenza di tutti gli organi istituzionali interessati al tema: “A fronte di una corale, quasi unanime, adesione, all’ultimo progetto Anas, i soli interventi contrari sono riconducibili ai rappresentanti del Ministero dei Beni culturali (posizione, quest’ultima, per la verità successivamente ribadita)”. Il Mibac, infatti, teme che la prevista galleria sotto la collina del Podio metta a rischio i resti archeologici del Forte della Consolata.
 
Di qui la richiesta al presidente del Consiglio dei Ministri di “dirimere la questione insorta tra i due ministeri del suo governo (Ministero dell’Ambiente e appunto Ministero dei Beni Culturali)”. Con una preghiera ulteriore: “Dopo 30 anni di discussioni, valutazioni, progetti diversi, occorre a parere mio decidere; e lei, a questo punto, solo lei, è in grado di farlo. Non vorrei invece, come è già successo in tante altre realtà di montagna, che, quando la circonvallazione sarà finalmente eseguita, il paese di Demonte si trovi in una situazione di irreversibile declino”.

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