Dal prossimo 10 luglio Vernante sarà priva di un medico di base. Non è infatti stato individuato un sostituto della dottoressa Silvia Palagi, che cesserà la sua attività il giorno precedente. I dottori Luciana Cagna e Giuseppe Vasile, con ambulatorio a Limone Piemonte e Robilante, hanno dato la loro disponibilità per incarichi temporanei. In alternativa gli abitanti di Vernante - oltre mille residenti - saranno costretti a spostarsi, non scontato per una popolazione dall'età media alta, come spesso accade nei centri montani. Il sindaco Gian Piero Dalmasso si è rivolto alla popolazione e alle istituzioni in una lettera aperta, dicendosi “rattristato e svilito dalla questione”. Dal 2023 ad oggi, dopo la pensione del dottor Giuseppe Sitzia, Vernante ha visto un alternarsi di medici di base, cambiati almeno quattro volte. “Era il 9 maggio quando nella ex Confraternita, mai così affollata di personalità politiche e del mondo economico, mi ero rivolto a loro con un accorato appello affinché la politica fosse sempre votata a valorizzare e a mantenere i servizi essenziali per i territori montani, i territori marginali che soffrono di una decrescita demografica e che sempre devono rincorrere situazioni di emergenza per mantenere prestazioni e diritti essenziali, che qualsiasi cittadino merita e deve pretendere. Il dubbio e il brutto presentimento si è rivelato subito un triste epilogo”, scrive Dalmasso, con un riferimento all’evento di inaugurazione del nuovo sportello digitale della Cassa di Risparmio di Savigliano. Nella sua missiva il primo cittadino ringrazia i dottori Cagna e Vasile per la disponibilità: “Il futuro, però? Non sarà un passaggio automatico per gli assistiti: inoltre, come amministrazione, dovremo mettere nelle loro disponibilità la sede e le utenze”. La scorsa settimana il direttore del distretto Asl CN1 Luigi Barbero ha partecipato ad un incontro pubblico con i residenti a Vernante, in cui sono stati illustrati anche i passaggi messi in atto dall’amministrazione. Ancora Dalmasso: “Un sindaco di un piccolo paese, per quanto alzi i toni, rischia spesso, purtroppo, di rimanere una voce isolata. Non sono mai stato arrendevole, credo che le difficoltà e le problematicità che riguardano tutti i territori marginali debbano assolutamente smuovere e sollecitare gli amministratori locali ad organizzarsi, a pretendere dai nostri rappresentanti politici di tutti gli schieramenti, un forte impegno perché portino nelle sedi appropriate, i temi relativi ai servizi essenziali ed indispensabili a combattere l'abbandono dei nostri territori e favorire una residenzialità dei piccoli borghi. Oggi riguarda Vernante, domani?”. “Non ci si può ricordare dei nostri luoghi - conclude il sindaco - solo nelle occasioni che danno visibilità, i territori montani hanno la necessità di una politica vicina alle esigenze di chi la montagna la vive tutto l'anno, di chi anche con fatica riesce a salvaguardare e presidiare il territorio a tutela di un paesaggio che è sempre più soggetto ai cambiamenti climatici. È un appello che faccio a tutti coloro che hanno a cuore il rispetto e la fiducia in chi vive la montagna e soprattutto vive ‘di montagna’, cosa assolutamente non semplice: interpellate il territorio, fatevi carico di scelte che in termini di voto contano meno, ma che diano speranza ai territori di un futuro più sostenibile ed equo soprattutto in termini di servizi essenziali per tutti”.