“Nonostante il Governo Meloni stia finalmente cercando di riparare i danni fatti da chi ci ha proceduto, ci sono alcuni sindacati, che si lamentano persino quando il personale viene aggiunto ai diversi comandi e non tolti come ormai i governi a trazione di sinistra ci avevano abituati”, questo è il commento dell’onorevole di Fratelli d’Italia Monica Ciaburro - vicepresidente Commissione difesa - alle insoddisfazioni espresse da alcune organizzazioni sindacali in merito all’assegnazione di nuovo personale per le caserme dei Vigili del Fuoco. Per esempio in Piemonte ci saranno ben 82 assegnazioni. Le lamentele più pesanti da parte della Cgil Vigili del Fuoco arrivano dalla Liguria, in modo particolare per la zona di Imperia “I sindacati dimenticano, o fanno finta di dimenticarsi - precisa l’onorevole Ciaburro - che i tagli di organico vennero fatti dalla legge Madia, ed hanno portato ad una disastrosa situazione di sottorganico in tutta Italia”. Le assegnazioni di Vigili che termineranno di frequentare il 100° corso e che giureranno il prossimo 7 ottobre a Roma, “non risolvono certo tutte le criticità sedimentate negli anni - prosegue Ciaburro - ma il percorso positivo è iniziato e per questo voglio ringraziare il Governo Meloni, il Ministro Piantedosi e il sottosegretario Prisco, che hanno voluto potenziare il servizio di soccorso pubblico nel nostro territorio”. Per esempio a Cuneo saranno 17 i nuovi vigili del fuoco, come ad Alessandria, mentre ad Imperia con i nuovi concorsi e il nuovo invio di personale del comando di Imperia, le unità salgono da 128 a 137 portando la percentuale di scoperti da 17,97 a 10,9 %. “Non si può dimenticare per quanto riguarda Imperia - prosegue Ciaburro - che il declassamento del distaccamento fu fatto nel 2019 quando al Governo c’era Conte e non certo Giorgia Meloni”. “Come sindaco di Argentera - conclude l’onorevole Ciaburro - ho ben presente l’efficenza, la professionalità, la dedizione dei vigili del fuoco quando quest’inverno per una dozzina di giorni restarono ad operare fino a quando il paese non tornò alla normalità, dopo un’abbondante nevicata”.