CUNEO - Vincenzo Pellegrino non è “incompatibile”. L’ironia su Boselli: “Detective della politica”

L’esponente dell’opposizione cuneese aveva sollevato la questione, dopo la nomina del collega di Centro per Cuneo a presidente dell’asilo di San Rocco Castagnaretta

Andrea Cascioli 19/07/2025 16:24

Coglie l’occasione per togliersi un “sassolino dalla scarpa” il consigliere provinciale e comunale Vincenzo Pellegrino, dopo il parere dell’Anac che certifica la non incompatibilità tra il suo incarico in Provincia e la recente nomina a presidente della Scuola dell’Infanzia paritaria “Coniugi Autretti” di San Rocco Castagnaretta. A sollevare la questione, in gennaio, era stato l’esponente dell’opposizione cuneese Giancarlo Boselli, con una lettera indirizzata al presidente della Provincia Luca Robaldo. “Lunedì mattina - scrive Pellegrino su Facebook, rispondendo “a distanza” al collega - mi è arrivato nero su bianco il parere Anac, che hai ricevuto tu prima di me, che conferma quanto già sapevamo, nessuna inconferibilità tra il mio ruolo politico di consigliere provinciale e quello di presidente della scuola materna. Altro che ‘caso esplosivo’: più che uno scandalo, sembra una puntata di ‘Paperino Bosellik e l’indagine che non c’era’”. Pellegrino, capogruppo di Centro per Cuneo in maggioranza, non lesina ironie nei confronti di un Boselli “mai sazio di missioni improbabili” che “ha deciso di vestire ancora una volta i panni del Detective della Politica”. L’invito è a fare “un po’ di servizio civile presso la nostra scuola”: “Tra grembiulini, disegni e merende, potrebbe scoprire quanto sia bello impegnarsi per la comunità senza sospetti né dietrologie. Magari, tra una canzoncina e un laboratorio creativo, ci scappa anche un sorriso!”. Pronta la replica del “nemico amico” che non coglie l’invito “a scusarsi per il lancio del sospetto” e anzi rilancia: “Non facevo affermazioni né lanciavo sospetti ma apertamente come sono abituato a fare esercitavo un mio diritto” precisa l’ex vicesindaco. Solo dopo l’interessamento del segretario generale della Provincia (e del Comune), Giorgio Musso, si è arrivati al parere dell’autorità anticorruzione il quale “ha sciolto i dubbi sulla vicenda che non avrebbe potuto trovare risposte certe da parte della sola Provincia”, alla quale Boselli riconosce comunque di avere operato “con grande perizia e precisione”

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