CUNEO - Violenza sulle donne, i dati della Granda: in calo atti persecutori e maltrattamenti in famiglia

La situazione resta preoccupante, stabili le violenze sessuali. Diverse le iniziative adottate dalla Polizia di Stato, che ha anche un'app dedicata. E stasera la Questura s'illuminerà di rosso

Redazione 25/11/2020 09:30

Oggi, 25 novembre, si celebra la giornata contro la violenza sulle donne. Nell’occasione la Direzione Centrale della Polizia Criminale ha diffuso i dati nazionali, che dimostrano chiaramente che quest’anno tra i delitti censiti nella “violenza di genere” più della metà del totale è rappresentato dai maltrattamenti in famiglia (58%), mentre gli atti persecutori e le violenze sessuali sono stati rispettivamente del 33% e 9%. 
 
Per quanto riguarda la Provincia di Cuneo, da un raffronto degli stessi reati, in periodi analoghi (gennaio /settembre), tra il  2020 e il 2019, si è riscontrato che gli atti persecutori sono stati 39 (79 nel 2019), i maltrattamenti contro familiari e conviventi 66 (78 nel 2019) e le violenze sessuali 19 (18 nel 2019). Nel 2020 si è verificato l’omicidio di una donna per mano del proprio partner per motivi di gelosia, (il femminicidio dell'Auchan n.d.r.).
 
Si registra dunque un calo evidente per quanto riguarda gli atti persecutori, una diminuzione meno marcata per quanto riguarda i maltrattamenti in famiglia. Stabili le violenze sessuali. La situazione resta preoccupante. “È il numero delle donne vittime di femminicidio a far emergere quei fattori culturali sottesi al fenomeno in esame - fanno sapere dalla Questura di Cuneo -. L’isolamento forzato, imposto come misura di emergenza,  ha infatti limitato, nella maggior parte dei nuclei familiari a rischio, i motivi del degenerare di una semplice discussione: la donna che stava in casa per forza si trovava a sottostare all’uomo che poteva esercitare indisturbato il suo controllo. Il suo ex (fidanzato, compagno, marito), non potendo circolare liberamente per cercarla, non aveva  l’occasione di  organizzare quell’ultimo incontro con i possibili tragici risvolti che potevano derivarne. Infatti è proprio alla fine del lockdown che i numeri degli omicidi volontari, con  connotati sociologici del femminicidio, hanno ripreso ad impennare”.
 
La Polizia di Stato ha messo in atto diverse inziative, oltre alla campagna  di sensibilizzazione “… questo non è amore”, l’implementazione dell’App Youpol  attraverso la quale i cittadini possono chattare, anche in modo anonimo, con le Sale Operative delle Questure per segnalare situazioni di disagio, trasmettere messaggi ed immagini. Creata per contrastare il bullismo e lo spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole, è stata aggiornata, nel mese di marzo di quest’anno, prevedendo la possibilità di segnalare anche i reati di violenza domestica. (da marzo a settembre sono state 542 le segnalazioni ricevute)
 
Inoltre, aderendo all’iniziativa indetta dalla Soroptimist International d’Italia, il palazzo sede della Questura di Cuneo, la sera del 25 novembre, verrà illuminato di luce rossa, così altri edifici istituzionali della città, per sensibilizzare l’opinione pubblica al problema della violenza contro le donne e contestualmente affermare il valore dei loro diritti e della loro dignità.

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