Riceviamo e pubblichiamo:
Fratelli d’Italia non ha mai fatto mistero di come la pensa sul referendum che si terrà domenica 8 e lunedì 9 giugno: noi a votare non andiamo. E per questa chiarezza, che è un tratto distintivo del nostro modo di fare politica, non abbiamo certo bisogno di cospargere un paese - tra l’altro ben amministrato da Guido Giordana, esponente di Fratelli d’Italia - di volantini scritti a mano in maniera assai discutibile e soprattutto abbinando un simbolo nazista - che non ci appartiene - ad una associazione culturale di destra come è Panta Rei, è davvero un gesto infimo, strumentale, fuori luogo e, permettetemelo, anche stupido. Siamo solidali con gli amici di Panta Rei che hanno giustamente evidenziato come l’accostamento del nome della loro associazione ad un simbolo nazista è un fatto da denuncia. E trovo anche sciocco che qualcuno, pur di fare polemica, utilizzi un volantino che sembra più una presa in giro che la richiesta di un partito o di una associazione culturale.
Qualcuno evidentemente si è divertito a scatenare le furie del Pd, ben sapendo che il buon senso sta altrove e che puntare il dito è una prerogativa di chi sta a sinistra. Questa volta però bastavano pochi secondi per riflettere, prima di fomentare una polemica senza senso. Parlando di referendum vorrei ricordare che è la stessa Costituzione a contemplare la possibilità del “non voto” per i referendum. I padri costituenti, infatti, avevano previsto un quorum per il referendum abrogativo proprio per evitare che una minoranza di cittadini cancellasse una legge voluta e votata dalla maggioranza dei rappresentanti degli elettori. Per questo l’astensione è considerata come una “scelta attiva”, ossia come un giudizio sul tema.
Per chi ha la memoria corta ricordo ancora che il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano - che non mi pare fosse un politico di destra - si era espresso in favore del non voto. “Se la Costituzione prevede che la non partecipazione della maggioranza degli aventi diritto è causa di nullità - spiegò nel 2016 -, non andare a votare è un modo di esprimersi sull’iniziativa referendaria”.
Onorevole di FdI Monica Ciaburro