Non cede terreno
Chiara Gribaudo dopo la querela presentata dall’associazione Panta Rei nei suoi confronti, per la vicenda dei
volantini di tenore nostalgico comparsi a Valdieri. Una questione che proprio la deputata borgarina del Partito Democratico aveva sollevato, chiamando in causa l’associazione presieduta da
Carla Sapino (vicina alla destra identitaria di Fratelli d’Italia) perché il volantino recava, in calce a un appello contro il voto referendario, la firma di un sedicente
“gruppo Panta Rei”.
Firma che l’associazione ha subito disconosciuto, al pari del contenuto, presentando querela contro gli autori del messaggio e anche contro la parlamentare “per le gravi ed infondate accuse avanzate contro l’associazione culturale”. Gribaudo dal canto suo non si scusa: “Sono stata denunciata da Panta Rei per aver detto che il volantino, con cui ieri è stato tappezzato il Comune di Valdieri, è una vergogna per la Provincia di Cuneo, medaglia d’oro per la Resistenza. Dicono di non essere loro gli autori del volantino, che pur riporta il loro nome, e voglio crederci. Non capisco il senso di denunciare me, sarebbe invece il caso di denunciare il contenuto, volgare e neofascista di quel volantino. Potrebbe essere l'occasione per fare qualcosa di importante: dichiararsi apertamente contro l’invito all’astensione e, soprattutto, agli slogan e ai simboli fascisti”.
La vicepresidente nazionale del Pd continua, pungolando l’associazione di cui fa parte - tra gli altri - il sindaco di Valdieri Guido Giordana, già protagonista di una polemica sul valore della lotta resistenziale: “D’altronde, come dicono nell’annuncio della querela, sono un gruppo apolitico, quindi immagino non faranno alcuna fatica a riconoscersi nei valori antifascisti della Costituzione e condannare politicamente quel volantino. Ribadisco ‘politicamente’, perché è facile dire ‘non siamo stati noi’, ben più difficile dire che quelle parole non li rappresentano, che sono antifascisti e che rispettano la storia della nostra Provincia medaglia d’oro. Detto questo, ogni denuncia di questo tipo è una medaglia e non mi farò intimidire. Rispondiamo a questi volantini e a queste denunce dal sapore intimidatorio con una grande ondata popolare al referendum dell’8 e del 9 giugno”.