FOSSANO - Fossano, Cgil e Cisl plaudono alla sentenza che condanna le ‘dichiarazioni antisindacali’ di Tallone

Il sindaco aveva invitato i dipendenti comunali a rivolgersi a lui anziché a sindacati e Rsu in caso di problemi: ‘Una visione paternalista del lavoro’ scrive il giudice

a.c. 20/08/2020 11:02

 
Esprimono soddisfazione i sindacati FP Cgil e Cisl FP per il pronunciamento con il quale lo scorso 6 agosto il giudice del lavoro del Tribunale di Cuneo ha sanzionato come “antisindacale” il comportamento del Comune di Fossano.
 
“Nel ringraziare l'avvocato Roberto Pignatta che ci ha assistiti, - scrivono i sindacati - prendiamo atto dell'importanza della sentenza che permette di riaffermare il ruolo di rappresentanza della RSU e del sindacato”: una funzione svolta, aggiungono, “con le lavoratrici e i lavoratori al servizio dei cittadini e non della politica, valorizzando e non denigrando l'importanza del lavoro pubblico”.
 
Il ricorso prendeva le mosse da una polemica tra i sindacati e il primo cittadino fossanese Dario Tallone, risalente allo scorso maggio. Per procedere alla sanificazione degli uffici comunali tra il pomeriggio del 12 maggio e il giorno 13, l’amministrazione comunale aveva imposto ai dipendenti di assentarsi “producendo idonei giustificativi”, cioè in sostanza prendendo un giorno di ferie. Una decisione criticata in un successivo comunicato sindacale - inviato esclusivamente ai lavoratori e non alla stampa, tengono a precisare le organizzazioni - con il quale Fp Cgil, Cisl Fp e Rsu stigmatizzavano “la mancanza di confronto con l’amministrazione comunale” sul tema delle ferie e delle chiusure collettive.
 
La successiva replica del sindaco, in forma di lettera pubblica ai giornali, rispondeva a queste osservazioni definendo “ridicole” le accuse e suggerendo ai sindacati di “occuparsi di più dei cuneesi disoccupati” anziché dei “dipendenti comunali che hanno dovuto sacrificare un giorno di ferie per la sanificazione”. Tallone invitava inoltre i lavoratori del Municipio a rivolgersi a lui direttamente in caso di problemi, “senza doversi affidare a chi forse più che ai diritti dei lavoratori pensa ad aumentare il numero di tessere”.
 
Quest’ultimo passaggio è stato definito nella sentenza del giudice Paola Elefante frutto di “una visione paternalistica del rapporto di lavoro, certamente fuori luogo”. Il Tribunale ha perciò condannato il Comune al pagamento delle spese processuali e a una rettifica, pubblicata da Cuneodice.it nella giornata di mercoledì 19 agosto.
 
“A seguito della dovuta precisazione del sindaco Tallone, - osservano ora i promotori del ricorso - auspichiamo che, rimossi i possibili ostacoli nell'interesse dell'ente, dei suoi dipendenti, dei cittadini che usufruiscono dei servizi del Comune di Fossano, si possa ricostruire un clima costruttivo di confronto e di ricerca di soluzioni condivise”.

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