FOSSANO - “Il bello aiuta il buono”

Milo Manara e Mauro Soggiu rileggono Caravaggio per ProgettoMondo Mlal, con una striscia di fumetto e opere d’arte solidali da indossare.

03/07/2017 15:54

“Il bello aiuta il buono” è lo slogan scelto da ProgettoMondo Mlal nel promuovere la Mostra Impossibile dedicata al Caravaggio che, fino al 9 luglio, potrà essere ammirata a Fossano grazie al Comune e alla Diocesi locali.
 
A introdurre i 40 capolavori riprodotti in altissima risoluzione del genio pittore, esposti al castello degli Acaja e al museo Diocesano nel percorso ideato e prodotto dalla RAI in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, c'è una striscia donata all'Ong veronese dal noto fumettista Milo Manara.
Il maestro del fumetto, infatti, ha già pubblicato un primo volume dedicato alla vita del Caravaggio, colui che definisce il suo santo protettore, e mentre è alle prese con il secondo volume, ha colto senza indugi l'invito di omaggiare ProgettoMondo Mlal con la copia di una striscia rivisitata per aderire appunto al concetto, ripreso nella dedica scritta con firma originale, che “Il bello aiuta il buono”.
La madonna con in grembo il bambino che viene ritratta dal Caravaggio e ripresa da Manara, richiama l'immagine delle molte mamme che, abbracciando i loro piccoli, li nutrono seguendo consigli e ricette delle attività del programma di lotta alla malnutrizione avviato in Burkina Faso da ProgettoMondo Mlal ormai da una decina d'anni.
Parte del ricavato dei biglietti di ingresso alla mostra, che ha richiamato oltre 10 mila visitatori, è infatti destinato a garantire la salvaguardia psicofisica dei bimbi burkinabè che, a causa della malnutrizione cronica, rischiano di non arrivare ai 5 anni o di sviluppare deficit cognitivi.
 
Manara non è l’unico artista ad avere aderito all’appello di ProgettoMondo Mlal.
Dalla rilettura in chiave moderna dei dipinti di Caravaggio, che fanno parte della “Mostra Impossibile” allestita a Fossano, l’artista Mauro Soggiu, nato nella località in provincia di Cuneo e che vive e lavora a New York da oltre 10 anni, ha creato una mostra a latere dal titolo ‘Caraviaggio’: una rilettura in chiave moderna e pop di alcune opere di Caravaggio esposte in città italiane. 
Il risultato delle opere e, di conseguenza, delle T-shirt è un omaggio colorato e moderno dei noti dipinti del Michelangelo Merisi. Opere d’arte da indossare che ritraggono i dipinti del pittore maledetto - ‘Canestra di frutta’, ‘Davide con la testa di Golia’, ‘Fanciullo con canestra di frutta’, ‘Il Bacchino malato’, ‘Ragazzo morso da un ramarro’ e ‘Testa di Medusa’ – e che possono essere scelte direttamente al Castello dei Principi d'Acaja di Fossano, fino alla chiusura della mostra, o scrivendo a sostegno@mlal.org.
La Mostra Impossibile ha attivato una serie di iniziative originali e interessanti anche da parte di artisti noti come Manara e Soggiu - evidenzia Ivana Borsotto, vicepresidente di ProgettoMondo Mlal. - Ma è stata l’intera città con le sue associazioni, quelle di categoria e quelle di volontariato, quelle culturali e quelle sociali, a creare eventi nell’evento, facendo dell’esposizione un evento corale”.
Tra le varie iniziative spicca il contest fotografico organizzato dall'Ascom di Fossano con ProgettoMondo Mlal e una serie di altri partner, tra cui le testate giornalistiche “la Fedeltà” e il mensile “+Eventi”, che ha già selezionato 20 scatti in stile caravaggesco esposti al Castello di Fossano. 
Il 7 luglio, alle 19.30, sarà annunciato il nome del concorrente che, selezionato tra i 4 vincitori, si aggiudicherà la possibilità di partire alla volta del Burkina Faso per un reportage sui progetti contro la malnutrizione.
Le fotografie dei 4 vincitori saranno consegnate al migliore offerente, insieme alla striscia di Manara, e il ricavato sarà completamente devoluto a ProgettoMondo Mlal.
Conclude Borsotto: “Qualche anno fa a Napoli ho ammirato la Mostra Impossibile. Di Caravaggio mi colpirono la crudezza, il realismo, i piedi sporchi, le rughe sui volti, la durezza della vita, la vergine morta da popolana, il realismo dei pastori, la sofferenza e la speranza. Ho riconosciuto le stesse emozioni che proviamo e incontriamo anche nel nostro lavoro: con i piccoli produttori che reclamano dignità per il loro lavoro nella selva amazzonica e nelle montagne andine, con i giovani nei duar del Marocco alla ricerca di un futuro che faticano a vedere, oppure nei villaggi del Burkina Faso dove le mamme, insieme ai loro piccoli combattono contro la malnutrizione. Ammirando “Le sette opere di misericordia” del Caravaggio, ho pensato che anche ProgettoMondo Mlal, pur nei suoi limiti, cerca di fare la sua parte per percorrere la strada indicata da quell’opera”.

c.s.

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