FOSSANO - Siccità, la richiesta di Acque Irrigue Cuneesi”: “Meno burocrazia, più risorse. Serve un piano irriguo”

“Situazione più drammatica che nel 2017. Si preannuncia un’estate torrida” avverte Giorgio Bergesio, presidente dell’associazione che raduna i consorzi irrigui

20/07/2021 09:30

 
“Meno burocrazia e più risorse per l’emergenza siccità”. È l’appello scaturito lunedì dall’incontro organizzato dal senatore Giorgio Maria Bergesio, presidente dell’associazione “Acque Irrigue Cuneesi” che raggruppa 18 Consorzi irrigui di secondo grado della Granda, 300 di 1° grado, 55.000 utenti ed una superficie irrigua di 113 mila ettari.
 
All’incontro era presente il governatore della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore regionale al l’agricoltura Marco Protopapa. Al centro del dibattito le gravi difficoltà del settore agricolo duramente colpito da una siccità che non accenna a diminuire. Ma anche da una burocrazia che penalizza investimenti e progresso. A modificare il delicato equilibrio ambientale sono i cambiamenti climatici e gli eventi estremi. A cui si aggiunge l’elevata dispersione, per problemi storici di infiltrazione e scarsa manutenzione della rete idrica per cui un terzo dell’acqua per l’irrigazione scompare e solo il 10% della piovana è trattenuta.
 
“La situazione è peggiore di quella, drammatica del 2017. La portata dei corsi d’acqua si è ridotta anche del 40% - ha spiegato Bergesio -. E si preannuncia un’estate torrida”. Di qui le richieste: “Accelerare il percorso autorizzativo delle deroghe per la riduzione del deflusso minimo vitale e istituire, come abbiamo chiesto alla Provincia, un tavolo di lavoro permanente sull’emergenza idrica”. Bergesio ha aggiunto: “Chiediamo meno burocrazia, più investimenti e il riconoscimento da parte degli Enti del ruolo fondamentale dei consorzi irrigui”. Ed inoltre: “Un piano irriguo strategico per la Provincia di Cuneo, con adeguati stanziamenti”.
 
Altro tema affrontato nel convegno: gli 880 milioni previsti nel Piano Nazionale di ripresa e resilienza per “investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche”: solo 80, su 250 progetti avanzati, sono in versione esecutiva e definitiva che consentiranno di essere ammessi a finanziamento alla scadenza del 30 settembre. Marco Protopapa, assessore regionale all’Agricoltura, ha precisato: “È impossibile perfezionare le progettualità entro quei termini, ma nel 2022 è previsto l’arrivo di altri 440 milioni”. Ma tra gli interventi finanziabili non rientrano proprio quegli invasi artificiali da sempre considerati la soluzione più efficace per combattere la siccità. Come l’invaso di Serra degli Ulivi, del costo di 180 milioni di euro, che oggi si avvia al progetto esecutivo.
 
“Il Piano nazionale per l’agricoltura vale 200 miliardi, quindi si può realizzare. L’agricoltura è l’unico settore che l’Europa continua a sovvenzionare, ma Regioni e Stato non hanno gli strumenti adeguati per fornire risposte. Come accade nelle calamità atmosferiche”, ha concluso il presidente Cirio. Al termine dell’incontro il presidente di Acque Irrigue Cuneesi Bergesio ha ringraziato il governatore Cirio e l’assessore Protopapa per la presenza insieme alla dottoressa Crotta, direttore assessorato Ambiente, ed agli alti dirigenti regionali. All’incontro erano presenti oltre 120 presidenti di consorzio di primo e secondo grado della Provincia di Cuneo.

c.s.

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