FOSSANO - Verticalizzazione della rete scolastica

L’Amministrazione comunale spiega le ragioni delle scelte

14/11/2016 15:57

In merito al processo di riorganizzazione delle realtà scolastiche cittadine, ritenuto improrogabile dalla Provincia dopo che questo passaggio era stato già rinviato nel 2011 e nel 2014, l’Amministrazione comunale di Fossano ha intrapreso, insieme a Genola e Cervere, alle scuole cittadine e alla Consulta delle Famiglie, un percorso di ascolto che è durato alcuni mesi.
Ci si è confrontati con le esperienze di altri Comuni e altre scuole, con rappresentanti della Regione e del Provveditorato, si è analizzata la situazione numerica e degli spazi. Tutto questo ha portato alla scelta di creare due Istituti comprensivi.
“L'opzione da noi indicata –sottolinea il sindaco Davide Sordella -è quella che presenta il maggior numero di aspetti positivi. Mantiene intatti i due circoli didattici in Fossano, consentendo perciò di lavorare, sia didatticamente che amministrativamente, in continuità con la loro storia e riducendo inoltre la complessità della gestione del cambiamento a tutti i livelli”.
“Con questa scelta – aggiunge l’assessore alle politiche scolastiche Simonetta Bogliotti - non vengono stravolti i bacini d'utenza delle scuole rispettando i flussi attuali per cui le famiglie di determinate zone delle città tendono a portare i figli in una specifica scuola. È anche garantito un equilibrio numerico durevole perché in Fossano le cifre della scuola primaria sono più equilibrate tra un Istituto e l'altro. Con questi numeri verrà garantita anche una maggiore stabilità in futuro alla scuola media con minore avvicendamento di docenti e maggiore continuità nell’insegnamento”.
La scelta effettuata dalla Giunta Comunale era stata precedentemente proposta dal Collegio docenti delle scuole medie e votata dal Consiglio d’Istituto.
A decisione ormai presa, è giunta in questi giorni all’attenzione dell’Amministrazione comunale una petizione sottoscritta da un gruppo di cittadini che chiede garanzie sul mantenimento dell’attuale sede della scuola Calvino e critica la decisione di separare in due Istituti distinti due scuole (la primaria Calvino e le medie di Via Dante) site nella medesima struttura e già ora non appartenenti allo stesso Istituto.
Si ribadisce nuovamente che non ci sarà alcuna chiusura della scuola Calvino come temuto dai promotori del documento. 
La proposta di tenere insieme la media di via Dante e la scuole primarie Calvino e Levi nello stesso istituto non è stata giudicata praticabile in quanto avrebbe arrecato molti disagi agli studenti e alle famiglie. Quasi tutte le famiglie che portano i bambini alla scuola Primo Levi avrebbero dovuto cambiare il normale flusso dalle medie di piazza Picco verso la sede di via Dante. Per contro,tutta la zona del centro verde, del Coniolo, di via Cuneo, che arriva comodamente in via Dante, avrebbe fatto invece riferimento alla scuola di piazza Picco.
L’opzione che invece vedeva la scuola Calvino insieme alla scuola Einaudi collegate alle medie di via Dante comportava un fortissimo squilibrio di numeri sulla scuola primaria che avrebbe determinato di conseguenza  un enorme sbilanciamento tra i due plessi di scuola media.
I due plessi continueranno così a fare parte di due diversi Istituti come già avviene attualmente. Come Amministrazione auspichiamo che continui la collaborazione tra i due plessi riguardo agli spazi e che, anzi, possa crescere anche con la collaborazione del Comune competente per i servizi extra scolastici.
In provincia di Cuneo la riorganizzazione è già stata realizzata in tutti i Comuni tranne Fossano, Bra e Saluzzo che sono chiamati ad adeguarsi.
“Siamo convinti –concludono il sindaco e l’assessore Bogliotti- che il processo di riorganizzazione sia stato condotto all’insegna della massima trasparenza e della condivisione con le scuole e le famiglie. Rispettiamo naturalmente i punti di vista diversi dalla decisione assunta dall’Amministrazione comunale ma a patto che tengano conto del principio di realtà e evitino di prospettare soluzioni impraticabili che non otterrebbero altro che l’insoddisfazione di famiglie e studenti. Ci teniamo anche a ricordare, diversamente da quanto affermato da altri, che questo processo non comporterà il licenziamento di nessuno. Ci rendiamo conto che potrà verificarsi lo spostamento  di alcuni addetti da un ufficio a un altro della città, ma oggi disagi di questo genere, quando la difesa dei posti di lavoro è assolutamente prioritaria, ci sembrano ampiamente superabili”.

c.s.

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