Con un’ordinanza firmata ieri, giovedì 18 giugno, il sindaco di Monastero Vasco ha vietato “l’installazione e attivazione sul territorio Comunale di impianti con tecnologie 5G e sue varianti, quali 4G+, 4GPlus, 4G Evoluto”, con la contestuale sospensione di tutti i relativi procedimenti amministrativi. Il provvedimento sarà valido fino “all’emanazione della nuova classificazione della cancerogenesi annunciata dall’International Agency for Research on Cancer” e “fino alla emanazione della metodologia per le valutazioni preventive definite da ISPRA e ARPA”.
Nel documento il sindaco del Comune monregalese cita diverse fonti secondo le quali la tecnologia 5G sarebbe potenzialmente dannosa per la salute: “Nel 2011 la IARC (International Agency for Research on Cancer) ha classificato i campi elettromagnetici delle radiofrequenze come possibili cancerogeni per l’uomo e il 1° novembre 2018 il National Toxicology Program ha diffuso il rapporto finale di uno studio su cavie animali dal quale è emersa una ‘chiara evidenza che i ratti maschi esposti ad alti livelli di radiazioni da radiofrequenza, come 2G e 3G, sviluppino rari tumori delle cellule nervose del cuore’. Il rapporto aggiunge anche che esistono anche ‘alcune evidenze di tumori al cervello e alle ghiandole surrenali'. Si tratta ancora di situazioni connesse a 2G e 3G, mentre ora il progetto delle compagnie è quello di introdurre in modo ubiquitario, capillare e permanente il 5G”.
In un altro passaggio dell’ordinanza si legge inoltre che “gli studi sugli effetti biologici di questo tipo di radiazione elettromagnetica sono appena agli inizi e indicazioni preliminari (sono sperimentate in Russia per le terapie del dolore) paiono mostrare effetti sulle terminazioni nervose periferiche (stanchezza, sonnolenza e parestesia)”.
A Monastero Vasco le discussioni sul tema 5G sono di grande attualità a causa dell'antenna che dovrebbe essere installata a San Lorenzo, alla quale si oppongono sia sia la maggioranza che l’opposizione.