MONDOVÌ - Centro dialisi, Bongioanni e Pulitanò: “Ospedale di Mondovì adatto ad ospitarlo, Robaldo non faccia polemiche”

L'intervento di Paolo Bongioanni e Rocco Pulitanò, capogruppo in Regione e consigliere comunale monregalese di Fratelli d'Italia

22/11/2022 15:16

"L’Ospedale di Mondovì, essendo un DEA di primo livello, ha tutte le caratteristiche per poter ospitare direttamente un Centro dialisi, diventando così parte attiva della rete nefrologica piemontese, diffusa in modo capillare sul territorio regionale con più di 15 centri": così Paolo Bongioanni, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, e Rocco Pulitanò, capogruppo di FDI in Consiglio comunale a Mondovì, sulla questione Centro dialisi che sta tenendo banco in questi giorni.
 
"Mondovì - proseguono Bongioanni e Pulitanò - può legittimamente aspirare ad ospitare il Centro dialisi. Ma attenzione: ciò non implica che il reparto attualmente funzionante presso l’Ospedale di Ceva debba chiudere, anzi. La specialità è particolarmente delicata a livello assistenziale, e molti pazienti non possono avere un alto livello di assistenza domiciliare, essendo il Monregalese un’area decisamente estesa, con molti centri abitati piccoli e viabilità complessa. Mondovì e Ceva possono serenamente convivere".
 
Bongioanni e Pulitanò sferrano il contrattacco al sindaco di Mondovì, Luca Robaldo: "La polemica innescata da Robaldo e dalle sue dichiarazioni, in cui afferma che Lega, Partito Democratico e Fratelli d’Italia “non sono pervenuti” sul tema, è sterile e francamente poco comprensibile. La competenza sulla decisione di aprire nuovi reparti di dialisi è legata alla programmazione sociosanitaria della Regione, che - anche in base ai bilanci delle ASL e degli ambiti territoriali - può stabilire che sia adeguata, dal punto di vista socio-economico, l’apertura di un determinato reparto".
 
Un pensiero sui livelli di investimento della Regione in ambito sanitario, in un periodo di una complessità senza precedenti: "La Regione - proseguono Bongioanni e Pulitanò - nonostante il macigno del debito regionale ereditato dalle Giunte precedenti - a partire da quella Bresso che giocava con i derivati in borsa - sta cercando di tornare a investire nella sanità, partendo dagli studi definitivi di fattibilità sui nuovi Ospedali, tra i quali - nella ASL CN1-Cuneo, futuro hub, e Savigliano-Saluzzo, ospedale unico di territorio. Tutto questo nel mezzo di una pandemia che per due anni ha messo a dura prova il sistema sanitario nazionale e che ha visto aumentare in modo smisurato i costi per le Regioni: per il solo Piemonte, per la gestione del covid-19 nel 2021 sono stati spesi 595 milioni, con una ricaduta per ogni cittadino del Piemonte pari a 138 euro pro capite. Come se non bastasse, a tutto ciò si sono sommate inflazione e crisi energetica, che hanno portato ad un incremento di oltre 100 milioni dei costi di gestione sanitaria rispetto al periodo pre-crisi. Nonostante questi macigni, contro cui nessun governo regionale ha mai dovuto avere a che fare fino ad oggi, la Regione recentemente tramite una variazione di bilancio è riuscita anche ad investire sul personale, con gli oltre 7 milioni stanziati per stabilizzare i precari che hanno lavorato nell’emergenza covid, e senza che sia aumentato il debito regionale che, invece, sta scendendo anno dopo anno".
 
L’ultimo pensiero di Paolo Bongioanni e Rocco Pulitanò è ancora per il sindaco di Mondovì: "Invece di fare polemica, Robaldo farebbe probabilmente meglio a cercare di convogliare energie positive sul tema, come fatto in altre realtà. O ancora, seguire l’ottimo esempio della Fondazione CRC, che ha sostenuto l’adozione del nuovo macchinario per la risonanza magnetica a Mondovì, al fine di facilitare l’insediamento - che in ultima istanza spetta alla Regione e alla ASL - di un reparto dialisi anche a Mondovì, sul quale noi siamo pronti a fare la nostra parte, in ogni sede competente".
 
"Recentemente - conclude Pulitanò - Robaldo ha scomodato un grande cantautore italiano sostenendo che sarei alla ricerca di “visibilità”. Sommessamente gli ricordo che sono stato per 15 anni amministratore del Comune di Mondovì, di cui sono stato presidente del Consiglio comunale e ho rivestito ruoli in varie Commissioni; per quattro anni sono stato consigliere provinciale con delega al Turismo e grandi eventi; attualmente sono vice presidente dell’ATL, l’ente del turismo più importante del Piemonte; sono componente dell’ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte per il partito di maggioranza relativa del paese, nonché responsabile per gli Enti locali di Fratelli d’Italia in provincia di Cuneo e responsabile elettorale locale del partito. Non mi serve visibilità, ritengo invece di poter esprimere il mio punto di vista su questioni locali con cognizione di causa e con un’esperienza di lungo corso".

c.s.

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