CUNEO - Gabusi risponde a Martinetti: ''La logistica chiave del futuro prodotto interno''

L'intervento dell'assessore sui piani della Regione Piemonte in merito alla piattaforma di Mondovì

Redazione 23/02/2021 17:02

In riferimento alle interrogazioni svolte oggi in Consiglio regionale riceviamo e pubblichiamo la risposta dell'assessore Marco Gabusi alla richiesta del consigliere Ivano Martinetti sulle intenzioni della Regione Piemonte in merito alla piattaforma logistica di Mondovì.
 
Innanzitutto, illustriamo come sta operando questa amministrazione regionale sul tema. In tema di logistica la Regione Piemonte sta procedendo alla redazione del piano attuativo del Piano strategico trasporti vigente, che era piuttosto datato.
 
Il suddetto piano strategico prevede per l'ambito territoriale del cuneese un cluster potenziale di infrastrutture logistiche da posizionare sul corridoio di secondo livello di connessione Torino - Savona. Il quadro di riferimento principale, che peraltro è la base per la pianificazione regionale, è costituito dal Piano Territoriale Regionale, che definisce le strategie e gli obiettivi di livello di regione e che rappresenta il più efficace strumento di connessione tra le indicazioni derivanti dal sistema di programmazione regionale e il riconoscimento delle vocazioni del territorio. Sono proprio queste vocazioni che ci devono ispirare per realizzare un piano davvero efficace, soprattutto in un tema come la logistica, che pone in stretta connessione le infrastrutture – e quindi il mondo pubblico – e il mercato privato.
 
Il Piano Territoriale Regionale per l'ambito territoriale di riferimento di Cuneo – Fossano individua attualmente un unico polo logistico cuneese nell’ambito di integrazione territoriale e per quanto riguarda la logistica aeroportuale rimanda a Cuneo Levaldigi.
 
Non è intenzione della Regione procedere senza la condivisione e il consenso locale di tutte le parti coinvolte nel quadrante Sud Ovest, che in questo caso è corrispondente con la provincia di Cuneo. Come abbiamo già detto nei diversi incontri a cui hanno partecipato non solo gli enti locali, ma anche le Associazioni di categoria, il Piano Regionale dei Trasporti e i piani attuativi saranno connotati da un principio guida forte e chiaro, che è quello del confronto e della condivisione con i territori e gli attori di riferimento.
 
Nell'arco di quest’anno, anche se con tempi un po’ dilatati rispetto a quanto ci aspettavamo a causa dell’emergenza Covid-19, in coerenza con il dialogo aperto in autunno con gli enti territoriali, si procederà ai necessari approfondimenti per valutare quale sia la scelta territoriale migliore e la più matura rispondente ai requisiti più opportuni in tema di sostenibilità, di minimizzazione del consumo di suolo, di riuso e recupero degli impianti o dei sedimi già compromessi, di adeguati livelli di domanda e di volumi di scambio, e, per citare il tema ferroviario, di prospettive trasportistiche dei corridoi di riferimento, siano essi su gomma, ferro o aereoportuali. Naturalmente tutti i combinato disposto di queste analisi e della vocazione di un territorio ci porteranno ad individuare quale sarà il polo logistico su cui tutti gli attori dovranno convergere e dovranno basare le scelte logistiche di riferimento.
 
Naturalmente questo percorso è fondamentale per una pianificazione corretta e per evitare che ognuno autoreferenzialmente si definisca il polo logistico del Piemonte senza però poi avere gli elementi per sostenerlo. Questo rappresenterebbe un minimo risultato per gli Enti nel breve periodo, ma poi di fatto la mancanza di programmazione potrebbe essere compromettente per il risultato complessivo, che è quello di un Piemonte che avrà nella logistica, insieme al turismo e all’enogastronomia, la chiave del futuro prodotto interno.
 

Notizie interessanti:

Vedi altro