VILLANOVA MONDOVÌ - Il caro energia manda in crisi anche le case di riposo: l'appello da Villanova Mondovì

La richiesta d'aiuto rivolta alla comunità dal Consiglio di Amministrazone della "Don Rossi": "Si naviga in cattive acque, e i problemi legati alle chiusure del 2020 continuano a pesare"

Redazione 15/02/2022 13:08

Il caro energia mette in crisi anche le case di riposo. A portare l’attenzione sul tema tramite un comunicato stampa pubblicato sul suo sito internet e sui suoi canali social è il Consiglio di Amministrazione della “Don Bartolomeo Rossi” di Villanova Mondovì, che analizza le “due facce” del momento che la struttura sta attraversando.
 

“La ‘don Rossi’ funziona bene. - si legge nel comunicato - Gli ospiti si aggirano sempre attorno ai 40, essendo la disponibilità massima attuale di 42 posti. Un paio di camere vanno infatti tenute libere, pronte per eventuali quarantene. Da un anno e mezzo siamo ‘Covid free’, cioè liberi dal virus, grazie all’attenta gestione della struttura, delle visite dei parenti, della pratica dei vaccini su ospiti e personale, del periodico tampone di controllo. Infine, dal primo febbraio è attivo il nuovo servizio infermieristico che garantisce una più costante e sicura assistenza medica”.
 
Poi, però, le (tante) note dolenti: “I problemi originati dalla traumatica chiusura in forza del devastante Covid di inizio 2020 continuano a pesare non poco. Anche se in questi due anni di pandemia abbiamo avuto il sostegno non solo affettivo ma anche economico della popolazione villanovese, delle imprese del territorio, dell’amministrazione comunale e della fondazione CRC, non è ancora stata raggiunta la necessaria tranquillità finanziaria.  Anzi da questo punto di vista si naviga ancora in cattive acque. Al consistente debito contratto durante il mese di chiusura e lungo i successivi mesi di lenta crescita numerica degli ospiti, con entrate ridotte al lumicino, si sono aggiunti i costi dei presidi sanitari, necessari per rispettare le norme anti-Covid. E ultimamente l’impennata delle tariffe elettriche e del metano per il riscaldamento. Negli ultimi mesi, poi, si è aggiunto il fatto che ben sette OSS abbiano raggiunto l’età della pensione o si siano inaspettatamente dimesse, ponendoci così nella condizione di dover liquidare un notevole importo di TFR (Trattamento di Fine Rapporto) non programmato con questa scadenza. Anche per qualche rigidità la gestione del TFR non si presenta cosa facile. Per fare fronte al tutto abbiamo dovuto ricorrere ad un ulteriore finanziamento presso un istituto di credito, misura tampone che certo non aiuta a rendere più rosea la congiuntura". 
 
In chiusura una richiesta di aiuto rivolta a tutta la comunità: “A fronte di questa situazione occorre assolutamente ‘non abbassare la guardia’. Non la abbassa di certo il Consiglio di Amministrazione che, con notevole impegno, cerca in ogni modo, faticosamente e con creatività, di trovare le vie per almeno tamponarla. È necessario che non la abbassi nemmeno la comunità villanovese, che si è già ripetutamente e lodevolmente impegnata a farsi carico, secondo le proprie possibilità, della contingenza del momento, al fine di poter arrivare a mettere la nostra Casa di Riposo nella condizione di tornare ad una gestione più tranquilla. Così da non dover arrivare al punto di trovarsi nella necessità di privare la comunità stessa di un servizio di carattere sociale davvero fondamentale per il nostro territorio".

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