L’ultimo importante epilogo della querelle riguardante il transito dei mezzi pesanti sulla statale 28 nel comune di Pornassio è stata la revoca dell’ordinanza emessa in data 16 giugno dal sindaco del paese ligure Vittorio Adolfo, con la quale vietava il transito a tutti i tir e mezzi pesanti in direzione Imperia e, al contrario, verso la provincia di Cuneo. Si torna quindi all’ordinanza n. 10/2023 con la quale in quel tratto stradale sono esclusi dal divieto gli autoarticolati e gli autotreni che esercitano trasporti commerciali (carico e scarico merci) con partenza ed arrivo nelle due province. Un risultato fondamentale per le attività economiche dei due territori ottenuto grazie al pressing dei due prefetti di Cuneo Mariano Savastano e di Imperia Valerio Massimo Romeo, delle istituzioni territoriali e alla mediazione di Confartigianato Piemonte e Confartigianato Cuneo.
"Essere riusciti a far rimuovere lo stop al transito dei mezzi pesanti sulla Statale 28 del Colle di Nava – ha dichiarato Giovanni Rosso, presidente di Confartigianato Trasporti Piemonte - rappresenta certamente una buona notizia, ma gli autotrasportatori necessitano di certezze e non possono essere lasciati in balia di provvedimenti estemporanei da parte delle singole amministrazioni locali. Occorre mettere mano seriamente al progetto del Traforo Armo Cantarana per dare prospettive serie alle imprese e ai lavoratori e soprattutto per evitare nuove situazioni che potrebbero metter a rischio isolamento il Piemonte rispetto a Liguria e Francia. Un ringraziamento va alle altre Associazioni di categoria dell’Autotrasporto di Cuneo che hanno condiviso questa battaglia".
"È stato fondamentale - ha commentato Luca Crosetto presidente di Confartigianato Cuneo e Camera di Commercio di Cuneo - riaprire subito il dialogo istituzionale su un’ordinanza che, se da un lato ha raccolto consensi per motivi di sicurezza, dall’altro ha generato forti preoccupazioni tra le categorie economiche per le ricadute sulla viabilità e sul trasporto merci. Un sentito ringraziamento va ai rappresentanti istituzionali per aver immediatamente recepito il potenziale danno economico che sarebbe scaturito da una presa di posizione così rigida. Con quest’ultima ordinanza, poi revocata, il sindaco di Pornassio ha però riacceso un riflettore sulla grave problematica irrisolta di collegamenti tra provincia di Cuneo, Liguria e Costa Azzurra, territori complementari, ai quali manca da decenni una vera programmazione infrastrutturale. Occorre quindi un’azione seria ed efficace da parte della politica con soluzioni concretamente".
"Il difficile transito nel comune di Pornassio - ha sottolineato Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Piemonte - è solo uno degli aspetti della questione logistica del nostro territorio. Bisogna provvedere al più presto ad aprire anche il traforo di Armo Cantarana, opera strategica per il territorio piemontese, in grado di decongestionare il traffico ed offrire un’alternativa efficace per imprese e operatori economici. Imprese e territorio hanno bisogno di una filiera logistica completa ed esauriente che renda il nostro Paese percorribile in entrata ed uscita, anche dall’estero. Occorre che la politica esca dalla sua logica di rivalsa reciproca, smettendo di utilizzare la carenza infrastrutturale come specchietto per le allodole per addossarsi gli uni agli altri le colpe dell’inefficienza governativa".