CUNEO - Beni culturali, in arrivo i fondi per il Castello di Racconigi e San Giovanni a Saluzzo

Stanziati 675mila euro per la reggia sabauda. Resta però il grande interrogativo legato alla riapertura totale del parco

a.c. 30/07/2019 13:07


Ammontano a 180 milioni gli stanziamenti del Fondo tutela del MiBAC per il biennio 2019-2020. In totale, il ministero dei Beni culturali finanzierà 595 interventi sul patrimonio culturale italiano.

In Piemonte sono 33 i progetti ammessi al finanziamento, con un importo complessivo di 13.406.640 euro. Due di questi si trovano in provincia di Cuneo: si tratta del Castello di Racconigi, destinatario di due diversi interventi per 675mila euro complessivi, e della chiesa di San Giovanni a Saluzzo, dove verrà avviato un restauro conservativo delle superfici interne della Chiesa, della Sacrestia e della Cappella della Addolorata per una spesa di 200mila euro.

Quello di Racconigi è il terzo stanziamento più ingente in regione dopo gli 800mila euro per l’adeguamento a deposito e archivio dell’ex Gallettificio Militare di Torino e i 700mila euro destinati alla Manica Nuova del Museo di Antichità, che andranno a coprire il trasferimento delle collezioni e altri lavori.

Gli interventi sulla reggia sabauda saranno invece suddivisi tra 650mila euro per il necessario adeguamento alla normativa di prevenzione incendi e ulteriori 25mila euro per l’adeguamento e l’allestimento della galleria che ospiterà il fregio palagiano restaurato 'Il trionfo di Paolo Emilio sul re Perseo' di Pelagio Palagi. Sono appena stati avviati, inoltre, i lavori di rifunzionalizzazione dei Bagni di Carlo Alberto, finanziati in collaborazione tra le associazioni ‘Le Terre dei Savoia’ e ‘Gli amici del Real Castello di Racconigi’.

“I soldi non mancano, servono soltanto progetti utili al territorio” aveva assicurato il ministro Alberto Bonisoli nella sua visita del 24 maggio scorso al parco del Castello. Parole a cui fa eco anche il finanziamento da 2,5 milioni, nell’ambito del piano ‘Grandi progetti beni culturali’, che il ministero ha destinato al restauro strutturale della Margaria, il complesso neogotico situato all’estremo nord-ovest del parco, nell’area chiusa al pubblico dal 14 agosto dell’anno scorso.

È proprio lo stato di salute dell’area verde da 6 km quadrati che circonda la reggia ad amareggiare i racconigesi e i turisti in visita. Nei mesi della chiusura forzata è andato in scena uno scontro al calor bianco tra il Polo museale e il Comune di Racconigi, che si accusavano reciprocamente di disinteresse per il problema. Lo scorso 1 giugno è stato riaperto al pubblico il primo anello del parco, quello più vicino al complesso architettonico, ma le polemiche non si sono placate.

Gli animatori della pagina Facebook ‘Ridateci il parco del Castello di Racconigi’, protagonisti di una manifestazione per la riapertura a maggio e di varie iniziative in questi mesi, restano sul piede di guerra. Si lamenta l’incuria del tratto appena reso visitabile, dalla dacia russa alla scuderia dei Cavallini fino al lago (semi-prosciugato) davanti alla grotta di Merlino. Per non parlare del fatto che non esistono ancora certezze su quando avverrà la riapertura dell’intero parco.

Due settimane fa il Movimento 5 Stelle racconigese annunciava, riportando quanto sarebbe stato riferito dal direttore del Castello, che “il Parco riaprirà integralmente con una decina di giorni di ritardo rispetto a quanto preventivato nel mese di maggio”, cioè alle voci non ufficiali che parlavano di fine luglio come possibile scadenza. In corso d’opera, spiegano gli attivisti del M5S, “si sono resi necessari interventi ulteriori ed integrativi per garantirne la fruibilità in sicurezza”.

Notizie interessanti:

Vedi altro