BARGE - Bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati, per la Granda sono arrivo 400mila euro

In programma interventi a Barge, Villanova Solaro e Revello. Cirio: "Riportiamo alla vita aree importanti per il loro utilizzo"

Redazione 19/11/2021 12:35

 
In arrivo quasi 7 milioni di euro per la messa in sicurezza dei primi 16 siti orfani sul territorio regionale, di questi 400 mila euro saranno destinati alla provincia di Cuneo. Questa mattina la Giunta ha infatti approvato lo schema di accordo con il Mite (Ministero per la Transizione Ecologica) per i finanziamenti relativi agli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei “siti orfani”, ovvero di quei siti potenzialmente contaminati per i quali o non è stato possibile individuare i responsabili della contaminazione, o se individuati, non hanno provveduto, né siano intervenuti il proprietario o altri soggetti interessati, ad avviare o concludere gli interventi previsti.
 
In base alla ricognizione dei siti, sorta di “censimento” effettuata nei mesi scorsi dai settori tecnici regionali dopo il via libera della Giunta, sono stati individuati quelli che rispondessero sia ai criteri di cantierabilità dando la priorità a quelli con l’indice di rischio più alto.
 
È stato quindi stilato un elenco che comprende i 16 siti – 6 in provincia di Torino, 3 in provincia di Alessandria, 3 in provincia di Cuneo, 3 in provincia di Novara e 1 a Vercelli individuati per i finanziamenti nell’ambito del programma nazionale di bonifica definito con il decreto del 29 dicembre 2020.
 
La cifra più ingente degli interventi nel Cuneese andrà al Comune di Barge, che otterrà un finanziamento di 300 mila euro per la progettazione e la realizzazione di indagini di caratterizzazione, progettazione analisi di rischio e progettazione interventi di messa in sicurezza permanente e bonifica. Le stesse operazioni verranno finanziate nei comuni di Villanova Solaro (72 mila euro) e Revello (28 mila euro).
 
“Con queste prime risorse riusciamo a bonificare siti abbandonati da tanto e troppo tempo – commentano il presidente Cirio e l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati - Riportiamo alla vita e nella disponibilità ai cittadini, alle imprese e ai comuni, aree territoriali importanti. Una vera rigenerazione del suolo. Nel frattempo, abbiamo fatto altre richieste nel PNRR per continuare a bonificare altri siti in Piemonte”.
 
Accanto ai fondi che discendono dal decreto ministeriale, vi sono infatti poi quelli del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che mette a disposizione, a livello nazionale, 500 milioni di euro per interventi che siano portati a compimento entro il primo semestre del 2026 e che consentano un recupero e riqualificazione del suolo.

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